DECORO URBANO: QUESTO SCONOSCIUTO

Il miglioramento del decoro urbano è un obiettivo presente nei due programmi elettorali delle scorse elezioni.

Sul tema, Vivere Vado aveva organizzato ad aprile un incontro pubblico durante il quale aveva esposto le proprie considerazioni in merito e presentato un reportage fotografico che, limitatamente alla via Aurelia e al centro città, documentava gli interventi più semplici e immediati che, a costo zero, col semplice intervento delle squadre comunali, avrebbero dato un segno tangibile di recuperata attenzione al territorio.

Certamente si trattava di scelte opinabili: altri occhi avrebbero potuto cogliere altre priorità.

Altri occhi ancora non avrebbero visto nulla e non sarebbero intervenuti su nulla: è il caso di questa maggioranza che, a distanza di 4 mesi dall’insediamento, è rimasta inerme: è incontestabile il fatto che neppure un intervento è stato eseguito sulla fascia di territorio da noi considerata.
Di seguito riproponiamo esempi di non decoro urbano che, da aprile ad oggi, sono rimasti tali e quali.

 

La perdita di decoro urbano è perdita di dignità e di appartenenza:
non fa sentire nostra la cosa pubblica.
Una città pulita e curata è un diritto.

 

P.S. Nell’ultima variazione di bilancio (Consiglio comunale del 30/9/2024) sono stati deliberati stanziamenti specifici per il rifacimento dei “tappeti” deteriorati sulla passeggiata a mare e per nuovi arredi in via Gramsci.

Condividiamo pienamente il primo obiettivo; sul secondo esprimeremo la nostra opinione nel momento in cui gli acquisti saranno fatti.

FACCIAMO IL PUNTO SUGLI ODORI MOLESTI SUL TERRITORIO COMUNALE

Da inizio anno alcune zone del nostro Comune – in particolare via Piave, via Aurelia e via Sabaziasono state interessate da odori molesti, assimilabili a gas domestico, in diverse ore della giornata.

A seguito delle numerose segnalazioni, gli Enti preposti, in primis il nostro Comune oltre ad ARPAL, Vigili del Fuoco, Provincia, Prefettura, si sono urgentemente e ripetutamente attivati per individuare natura e provenienza del fenomeno.
Per mesi non sono stati fatti passi avanti, se non per escludere via via varie ipotesi; attualmente pare essere vicini alla soluzione del problema.
Per questo intendiamo aggiornare i cittadini sul percorso e sugli esiti fin qui documentati.

In sintesi comunichiamo quanto segue:

1. Esclusa, dagli interventi di Italgas, la presenza di fughe di gas il primo problema è stato quello di
individuare la responsabilità di uno specifico impianto produttivo, tra i molteplici presenti sul territorio.
L’attenzione è stata circoscritta ai seguenti: BluFuel, Sanac, Infineum, Esso italiana, Tirreno Power, stazione di sollevamento del depuratore consortile di Savona alla foce del Segno. Non sono state rilevate anomalie o sforamenti di sorta dai livelli di legge.

2. Nel mese di aprile, a seguito di sopralluogo, sono state imposte a Esso alcuni lavori di pulizia e bonifica.

3. Nel corso dell’estate, a seguito di ulteriori segnalazioni e ulteriori indagini, sono state individuate altre criticità all’interno dello stesso stabilimento con conseguente prescrizione, pur senza poter stabilire con certezza una correlazione diretta tra le criticità rilevate e l’emissione di odori.
Tuttavia, man mano che Esso ottemperava alle prescrizioni, il fenomeno risultava ridimensionato, tanto che nel mese di luglio l’attenzione si è decisamente circoscritta all’interno dello stabilimento.

Le ultime richieste di soluzione delle criticità rilevate (trattamento acque di dilavamento piazzale, acque di lavaggio scrubber, sfiati diretti in atmosfera) risalgono al mese di agosto; Al momento si sta lavorando per raggiungere i migliori standard tecnici relativamente alle criticità riscontrate.

Esprimiamo il nostro grazie a tutti i soggetti che hanno messo la propria professionalità e le proprie competenze al servizio della cittadinanza; contiamo che vigilino affinché il problema sia risolto al più presto.

Vi terremo informati.

IL LUPO PERDE IL PELO…

Ovvero: La coerenza di Monica Giuliano

E così… cala il sipario (pare) sulla nostra ex sindaca.
Nella sua ultima intervista Giuliano ha confermato le sue grandi doti di mestierante della politica; un ruolo che a parole rigetta ma che ha felicemente ricoperto fin dalla giovinezza; le sue dichiarazioni risplendono oggi della identica spudoratezza di ieri.
Brilla, su tutte: “Vado è una città rinata, bella, dove i conflitti ambientali sono stati superati”.
Esoneriamo il lettore dall’elenco delle prove – tutte documentate – di questa falsità.
Basterebbe guardare alle conseguenze nefaste dell’interramento della piattaforma, dell’ampliamento delle discariche, dello scandaloso progetto di via Sabazia; senza scordare l’incombente minaccia del rigassificatore, progetto di cui Giuliano è responsabile.
Siamo certi che, se fosse ancora alla guida della città, coerentemente con la sua storia lo spaccerebbe per miglioramento ambientale; stiamo aspettando pazientemente che faccia lo stesso anche il fido successore Gilardi.
Che cosa ci lascia Monica Giuliano? L’esempio di una leader che si è atteggiata a manager aziendale sentendosi autorizzata a decidere per la collettività: un esempio di degenerazione della politica: quella che sbandiera verità comode anche se infondate, quella che nega l’evidenza della realtà.
Infatti Giuliano ha il coraggio di ergersi a vittima: “Ho dato tanto subendo troppi insulti”.
È un ritornello che canta dal 2009, quando scaricò su altri, e solo su altri, la responsabilità della sua sconfitta elettorale.
Oggi scorda i tappeti rossi che giornalisti pennivendoli le hanno srotolato davanti, scorda il silenzio omertoso del PD che le ha permesso di conservare la poltrona quando avrebbe avuto tutte le carte in regola per cacciarla a pedate.
Le nobili motivazioni del suo abbandono sono ridicole; altro che non riconoscersi più nel sistema attuale! È il sistema nel quale ha nuotato fino ad oggi.
Siamo convinti che la sua non sia stata una scelta, ma una strada obbligata da sopravvenute contingenze: l’incapacità di far decollare l’Agenzia per i Rifiuti, l’indagine su Toti e sulle discariche vadesi. Una partita, quest’ultima, che pare non ancora chiusa e che forse le turba ancora i sonni.
Meglio allora cogliere al volo l’ultima opportunità del Comune di Bergeggi per non rischiare di trovarsi disoccupata per davvero.

P.S. Se il nostro titolo ci azzecca ne vedremo ancora, di belle e di brutte.

Resoconto Consiglio Comunale 30 Settembre

Punto 2

1 – INTERPELLANZA

1_Interpellanza_prot_14050


2 – LA RISPOSTA DEL SINDACO

1_Risposta_PROT. N.17072024


3 – LA NOSTRA REPLICA

Replica di VivereVado


Punto 3

1 – INTERPELLANZA

2_Interpellanza_prot_14051


2 – LA RISPOSTA DEL SINDACO

2_Risposta_Prot_15430_del_26.07.2024


3 – LA NOSTRA REPLICA

Replica di Vivere Vado


Punto 4: questa pratica non richiedeva votazione.

Di seguito i nostri interventi


Relativamente ai punti 5, 6, 7, 8 abbiamo espresso voto contrario poiché trattasi di pratiche di bilancio.

(Riporteremo perciò questa motivazione nei futuri resoconti).

Di seguito i nostri interventi