Consiglio Comunale – 23 dicembre 2019
Per ogni Consiglio Comunale motiviamo il nostro eventuale voto contrario a specifiche delibere.
Punto 3: La pratica riguarda una serie di interventi per la messa in sicurezza del territorio, a seguito degli eventi metereologici del novembre scorso.
Abbiamo espresso voto contrario con la seguente motivazione:
Fermo restando il ruolo dei cambiamenti climatici in atto e la prospettiva di peggioramento, che interessano certamente non solo Vado, dobbiamo prendere atto che se il territorio è così mal ridotto esistono anche precise responsabilità politico/amministrative di una Giunta che, oltre a nuovi alleati, rappresenta la continuità con chi ha da sempre governato Vado. È evidente che le misure di prevenzione messe in atto non sono state sufficienti; non è corretto appellarsi sempre all ”evento eccezionale e imprevedibile”.
Abbiamo sottolineato in particolare l’ennesimo crollo della passeggiata a mare ricordando la responsabilità della piattaforma. Si comprendono i cambiamenti climatici, la quantità di lavoro degli uffici comunali e la lentezza della burocrazia, ma il ritardo nel ripristino della passeggiata è inaccettabile: a nulla sono serviti finora muri, muretti, massicciate, ripascimenti; aspettiamo favorevolmente la nuova diga anche se il problema non si annullerà ma si sposterà a levante.
Abbiamo poi rilevato che questo intervento pare rappresentare la messa in sicurezza definitiva del litorale, ma chissà quanto tempo ancora si dovrà aspettare per il ripristino della passeggiata.
Nel frattempo la nostra Spiaggia Libera Attrezzata non è più tale; è ridicolo si chiami ancora Lido Vadese perché questo nome richiama alla mente quella stagione breve di Vado durante la quale eravamo anche noi parte della Riviera di Ponente.
Ci spettiamo che questa Giunta, oltre agli interventi di somma urgenza, metta in atto un Piano di indirizzo che assuma una visione di lungo periodo, almeno fino al 2050, per difendere chi abita questo territorio, preda di troppe golosità, e per tutelare le categorie economiche interessate.
Punti 2-4-5-6-7-8-9-10-11 all’Odg: trattandosi di pratiche di bilancio abbiamo espresso voto contrario
Il bilancio è uno strumento di programmazione di grande rilevanza politica e amministrativa, perché ci dà il quadro dei risultati attesi dall’Amministrazione, in termini di erogazione di servizi e soddisfacimento dei bisogni collettivi.
Poiché esso è correlato al Programma di mandato della maggioranza, profondamente diverso dal nostro per contenuto e approccio metodologico, abbiamo espresso voto contrario, come per tutte le altre pratiche relative al bilancio stesso.
(Questa motivazione è/sarà riportata in tutte le pratiche relative al bilancio)
In particolare:
Punto 6: Addizionale Comunale IRPEF. Come da nostro programma, abbiamo ribadito che l’imposta dovrebbe essere abolita visto che non è legata a specifici servizi per i cittadini e che il bilancio del Comune può contare su entrate molto significative provenienti dalle discariche.
Punto 10: Il Documento Unico di Programmazione è rimasto praticamente invariato rispetto alla delibera di luglio, ragione per cui abbiamo mantenuto il nostro voto negativo con le stesse motivazioni di allora.
Punto 11: Abbiamo sintetizzato così le nostre critiche al bilancio 2020.
- Le più basse percentuali di stanziamento riguardano proprio quelle voci che sono a fondamento del programma di Memoria e Futuro:
Tutela e valorizzazione beni e attività culturali: 0,93%
Politiche giovanili: 0,46%
Turismo: 0,30%
- Manca ogni intervento di miglioramento del sistema di raccolta rifiuti
- L’elenco dei lavori pubblici in corso è obiettivamente troppo lunga, segno che la quantità continua ad essere privilegiata sulla qualità: i lavori eseguiti non sono curati né controllati a sufficienza
- Nel bilancio sono previste entrate relative all’ampliamento della discarica (1° lotto). Abbiamo ricordato che il Comune ha accettato il progetto di ampliamento senza aprire bocca ma che questa servitù grava pesantemente sul territorio in termini ambientali. Si porrà un giorno freno all’ampliamento delle discariche qui a Vado?