Meglio tardi che mai? In questo caso è proprio tardi purtroppo!

Nel gennaio 2008 in vista della consultazione popolare sulla Piattaforma Maersk un gruppo di stabilimenti balneari vadesi hanno scritto un documento a favore della realizzazione della Piattaforma Maersk in cui si leggeva “l’impatto ambientale della piattaforma sarà mitigato dalle opere del masterplan, dalle modalità di costruzione e dalla tempistica … la salvaguardia e la sistemazione dell’arenile sono garanzia per la nostra attività.”

Oggi leggiamo sulla stampa savonese che l’associazione balneari sta protestando per i fenomeni erosivi che da Vado  si stanno estendendo al litorale savonese con grave danno all’economia turistica; purtroppo in questo caso non vale l’adagio “meglio tardi che mai”.

Negli ultimi vent’anni in tanti hanno voluto credere alle promesse di Sindaci e Autorità Portuali, di Maersk e di altri promotori della Piattaforma su mitigazioni dell’impatto ambientale e sulla occupazione.  La presa di contatto con la realtà sta forse avviandosi.

 

Consiglio Comunale – 22 febbraio 2021

Consiglio Comunale – 22 febbraio 2021
Per ogni Consiglio Comunale motiviamo il nostro eventuale voto contrario a specifiche delibere.

 

 

Punto 4

Consulta i documenti:

Interrogazione MeF su illuminazione pubblica – 22dic20

PROT_2150_risposta del Sindaco a interrogazione MeF su illuminazione – 26gen21

Repliche MeF a risposta Sindaco su illuminazione – 22feb21-signed

Punto 5

Abbiamo espresso voto contrario per i seguenti motivi

Il Documento Unico di Programmazione 2021-2023 consente di valutare il grado di realizzazione del programma di mandato del Sindaco.

Il nostro giudizio è stato negativo per i seguenti motivi:

  • La profonda diversità dei due programmi elettorali
  • Il fatto che gran parte delle affermazioni, magari condivisibili di principio, sono rimaste parole non seguite da concrete azioni verificabili. Abbiamo portato alcuni esempi:
  • Le attività culturali e il turismo, che la norma propone con voci ricche ed articolate, restano a livello di affermazioni; l’unica azione attuata è la “Calendarizzazione di eventi e iniziative di intrattenimento e culturali”.

Riguardo a Museo, Biblioteca, Scuola di Musica, UniSabazia, non è previsto alcun obiettivo. Rispetto all’ultima versione del Documento è scomparsa la previsione, peraltro molto approssimativa, del percorso del Museo diffuso. Inoltre si è confermato l’errore del programma elettorale, che tra i musei cittadini ne citava anche due inesistenti: Museo di Archeologia e del Mare.

  • Nella sezione “Aree protette, parchi naturali, protezione naturalistica e forestazione” si parla esclusivamente di verde urbano. Il Parco urbano previsto nel programma elettorale è fermo all’”obiettivo primario: individuare l’area”.
  • Alla voce “Sviluppo economico e competitività”, nonostante i proclami di ripresa economica si cita solo l’Ufficio Commercio, con la gestione efficiente dello SUAP e, di nuovo, il “Calendario annuale di manifestazioni”, unica azione prevista nel “Programma annuale di azioni per il rilancio del tessuto economico”.
  • La priorità su cui la Giunta dice di essere impegnata costantemente, quella della “Vigilanza sulla corretta e tempestiva attuazione dell’Accordo di programma”, è rimasta a livello di affermazione: non è stato indicato neppure un passo avanti.
  • Sul tema “Sviluppo sostenibile e tutela territoriale e ambientale” evidenziamo 2 attenzioni.

Rifiuti: si continua a scrivere “Mantenimento e continuo miglioramento del servizio”, senza alcun impegno programmatico.

Impatti ambientali: le “autorizzazioni/accordi che portino a una diminuzione degli impatti ambientali delle ditte” vadesi, è rimasto lettera morta.

  • Come “Sostegno all’occupazione” il Documento si limita ad elencare tutte le partite del Segretariato sociale.
  • Abbiamo infine ribadito che le molte opere pubbliche in programma (indipendentemente dalla condivisione o no delle scelte) sono possibili grazie alla disponibilità di denaro che arriva in bilancio dalle servitù del territorio (in primis discariche e piattaforma); servitù che l’Amministrazione considera opportunità. Abbiamo aggiunto che fare molto non significa fare bene perché i lavori non possono essere seguiti con la dovuta cura: la lettura trionfalistica del risultato di mandato non è realistica.

Un discorso specifico abbiamo fatto sulle politiche giovanili, riguardo alle quali abbiamo espresso una preoccupazione e presentato una richiesta.

La pandemia ha costretto i ragazzi ad abbandonare la maggior parte delle relazioni sociali, sostituite da comportamenti opposti, volti alla sicurezza interpersonale (mascherine, distanziamento). Molte conseguenze di questa situazione sono già evidenti: diffuse situazioni di fragilità, paure, accumulo di frustrazioni. Siamo convinti che la vita sociale non potrà riprendere spontaneamente ed automaticamente come se nulla fosse accaduto; forse, per un malinteso senso di libertà, si potrà assistere a manifestazioni antisociali: bullismo, vandalismo, dipendenze.

Il nostro Gruppo pensa che sia necessario un percorso di ri-apprendimento di cui dovrà farsi carico un progetto organico, integrato, partecipato da tutte le agenzie educative del territorio e da tutti coloro che ne hanno titolo. Abbiamo chiesto di investire denaro in questo progetto e di avviarlo per tempo: in caso contrario dovremo pagare di più in Servizi Sociali con interventi tampone.

Il Sindaco ha accettato e condiviso la proposta e abbozzato le coordinate di un primo incontro.

Consiglio Comunale – 11 febbraio 2021

 

Consiglio Comunale – 11 febbraio 2021
Per ogni Consiglio Comunale motiviamo il nostro eventuale voto contrario a specifiche delibere.

 

RESOCONTO

 

La discussione del nostro ordine del giorno contro l’insediamento del turbogas è finita come previsto: siamo rimasti soli ad approvarlo, confermando ed arricchendo le motivazioni addotte al momento della presentazione, inviate al Ministero, e facenti capo alla seguente tesi: la concentrazione storica di troppi insediamenti inquinanti prova che la comunità vadese, ben lontana dall’aver sposato il nymbismo, ha già assolto ampiamente la funzione di soddisfare esigenze sovralocali, compresa la transizione energetica con la presenza del turbogas attualmente in esercizio.

Il nostro intervento in aula si è concentrato sulla critica  alla posizione “non pregiudiziale” del Sindaco, che in realtà legittima ad essere letta come posizione del tutto favorevole al nuovo gruppo. Lo dimostrano tre fatti.

  1. Una posizione attendista non esime dal presentare almeno osservazioni, per consentire al Ministero una valutazione il più possibile informata; a valle del parere di VIA un eventuale protocollo o convenzione con l’azienda non avrà la stessa forza delle prescrizioni ministeriali, essenziali per la sostenibilità di un progetto.
  2. Non sempre, sul tema salute, il Sindaco ha aspettato il pronunciamento dei tecnici; a volte ha assunto decisioni autonome, vedi il no a priori sul bitume e sul GNL; a volte le ha assunte contro il parere dei tecnici, vedi il ritiro del ricorso sui dragaggi; a volte ha scelto di dar credito a certi tecnici piuttosto che ad altri, vedi la questione interramento della piattaforma.
  3. Nell’obbligatorio parere inviato al Ministero, il Sindaco ha inserito una citazione del progetto secondo cui i valori delle emissioni in atmosfera “risultano incrementati di una quantità non significativa…”: una scelta nettamente di parte, che va persino più in là di Tirreno Power la quale, in altro passo del progetto, dichiara gli ossidi di azoto come “inquinanti significativi”.

Abbiamo poi contestato lo storytelling dell’attuale buon governo vadese, riferendo i dati reali delle ricadute occupazionali sia dell’area di crisi complessa sia della piattaforma al momento dell’avvio: dati che smentiscono il trionfalismo della Giunta. Abbiamo dimostrato che il fatto che le aree industriali siano tutte occupate non significa un aumento di occupazione.

 

In subordine abbiamo anche rilevato l’inaffidabilità dell’azienda, che non si è accontentata della legittima presentazione del progetto, ma ha aggiunto inesattezze, omissioni, distorsioni: ha millantato l’uscita dal carbone come scelta virtuosa di responsabilità mentre tutti conosciamo il vero motivo della chiusura. Ha millantato occupazione duratura per il territorio benché nel progetto non esista alcuna cifra relativa ai futuri occupati, se si esclude quella legata all’attività di cantiere.

Tirreno Power conferma di essere inaffidabile: non le è bastata la lunga serie di inadempienze alle prescrizioni né l’intervento della magistratura, né il vasto movimento ostile da parte di gruppi di cittadinanza attiva. Può legittimamente realizzare il nuovo impianto? Lo faccia senza inganni e fumosità dimostrando rispetto per la popolazione.

Il Sindaco e la Giunta confermano di non saper difendere i cittadini. Astenersi dal prendere posizione ben sapendo della probabile approvazione da parte del Ministero, è una scelta giustificabile solo dal voler accumulare crediti politici da tutti coloro che sono ben coesi con questa maggioranza a confermare Vado come sentina di ogni servitù e della cattiva politica.

 

GIULIANO VITTIMA?

La Giuliano vittima di un attacco sessista?

Se il fatto fosse veramente accaduto basterebbe togliere il punto di domanda e avremmo pronto un comunicato di solidarietà di quella che è sì una avversaria politica non una nemica da abbattere a tutti costi.

Noi di Vivere Vado l’abbiamo più volte attaccata pubblicamente mettendola di fronte alle sue responsabilità, rinfacciandole le sue bugie quando potevamo dimostrarle e abbiamo usato anche toni molto aspri ma senza mai usare argomenti che non fossero prettamente inerenti la sua azione politica ed amministrativa.

Tuttavia leggendo su Uominiliberi il pezzo (http://www.uominiliberi.eu/monica-giuliano-rispondi/) in cui le si chiede conto delle sue recenti sparate sulla “fine della crisi” a Vado e la sua reazione a mezzo Facebook con allusioni e mezze parole (senza mai citare l’oggetto della sua denuncia) si fa davvero fatica a capire in che modo la Giuliano possa essersi sentita vittima di un attacco sessista.

Il Blog di Uominilberi spesso va sopra le righe e le spara grosse – non lesina quasi mai attacchi e critiche anche grossolane (noi di Vivere Vado ne sappiamo qualcosa …) ma questa volta la domanda posta alla autodichiarata fautrice del rinascimento Vadese era molto chiara e non inquinata da sottotesti dispregiativi; anche la foto a corredo del pezzo era in qualche modo ufficiale essendo stata tratta da una intervista  (non era certo stata rubata da un paparazzo) https://brusselsdiplomatic.com/2019/08/30/embracing-china-italian-port-regains-shine/?fbclid=IwAR1fy3OguhRuoJkBoYhew1Svjkxq4cxQGn0bsXYEaxuzKscaU_zZPMW9ZOA

Consultando la pagina facebook della Giuliano per capire meglio l’oggetto di tanta reazione, ci è toccato anche leggere l’illuminato intervento di Vaccarezza (sì proprio lui …) ed il commosso ringraziamento della “vittima” ad Angelo “grande uomo”, oltre a decine di commenti che si scagliano contro i presunti “omuncoli” additati dalla loro Illuminata Leader al pubblico ludibrio.

Sembra a noi evidente che la Giuliano non si sia difesa da un attacco sessista.  Semplicemente – essendo stata sollecitata a dar conto delle sue affermazioni sulla presunta fine della crisi economica a Vado – ha pensato bene di sollevare un bel polverone sicura di ottenere acritico sostegno dai suoi e conformistico silenzio dagli altri.

Una scelta davvero cinica e poco rispettosa delle donne e degli uomini che considerano la parità di genere un tema molto serio e delicato; spiace che a farne uso spregiudicato sia una figura istituzionale che dovrebbe rappresentare la comunità e non aizzarla per opportunismo.

Essere donna non la esenta dal rispondere alle critiche sul suo operato.

Se poi ci fosse sfuggito l’attacco sessista e la Giuliano volesse chiarire a cosa si riferiva in concreto saremmo pronti ad esprimerle il nostro sostegno.

Vivere Vado                                                                                                                                                      7 febbraio 2021