Adottarlo non significa aspettare che altri decidano per noi, ma attivarsi per prevenire eventuali rischi.
Feb, 2021
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RESOCONTO
La discussione del nostro ordine del giorno contro l’insediamento del turbogas è finita come previsto: siamo rimasti soli ad approvarlo, confermando ed arricchendo le motivazioni addotte al momento della presentazione, inviate al Ministero, e facenti capo alla seguente tesi: la concentrazione storica di troppi insediamenti inquinanti prova che la comunità vadese, ben lontana dall’aver sposato il nymbismo, ha già assolto ampiamente la funzione di soddisfare esigenze sovralocali, compresa la transizione energetica con la presenza del turbogas attualmente in esercizio.
Il nostro intervento in aula si è concentrato sulla critica alla posizione “non pregiudiziale” del Sindaco, che in realtà legittima ad essere letta come posizione del tutto favorevole al nuovo gruppo. Lo dimostrano tre fatti.
Abbiamo poi contestato lo storytelling dell’attuale buon governo vadese, riferendo i dati reali delle ricadute occupazionali sia dell’area di crisi complessa sia della piattaforma al momento dell’avvio: dati che smentiscono il trionfalismo della Giunta. Abbiamo dimostrato che il fatto che le aree industriali siano tutte occupate non significa un aumento di occupazione.
In subordine abbiamo anche rilevato l’inaffidabilità dell’azienda, che non si è accontentata della legittima presentazione del progetto, ma ha aggiunto inesattezze, omissioni, distorsioni: ha millantato l’uscita dal carbone come scelta virtuosa di responsabilità mentre tutti conosciamo il vero motivo della chiusura. Ha millantato occupazione duratura per il territorio benché nel progetto non esista alcuna cifra relativa ai futuri occupati, se si esclude quella legata all’attività di cantiere.
Tirreno Power conferma di essere inaffidabile: non le è bastata la lunga serie di inadempienze alle prescrizioni né l’intervento della magistratura, né il vasto movimento ostile da parte di gruppi di cittadinanza attiva. Può legittimamente realizzare il nuovo impianto? Lo faccia senza inganni e fumosità dimostrando rispetto per la popolazione.
Il Sindaco e la Giunta confermano di non saper difendere i cittadini. Astenersi dal prendere posizione ben sapendo della probabile approvazione da parte del Ministero, è una scelta giustificabile solo dal voler accumulare crediti politici da tutti coloro che sono ben coesi con questa maggioranza a confermare Vado come sentina di ogni servitù e della cattiva politica.
La Giuliano vittima di un attacco sessista?
Se il fatto fosse veramente accaduto basterebbe togliere il punto di domanda e avremmo pronto un comunicato di solidarietà di quella che è sì una avversaria politica non una nemica da abbattere a tutti costi.
Noi di Vivere Vado l’abbiamo più volte attaccata pubblicamente mettendola di fronte alle sue responsabilità, rinfacciandole le sue bugie quando potevamo dimostrarle e abbiamo usato anche toni molto aspri ma senza mai usare argomenti che non fossero prettamente inerenti la sua azione politica ed amministrativa.
Tuttavia leggendo su Uominiliberi il pezzo (http://www.uominiliberi.eu/monica-giuliano-rispondi/) in cui le si chiede conto delle sue recenti sparate sulla “fine della crisi” a Vado e la sua reazione a mezzo Facebook con allusioni e mezze parole (senza mai citare l’oggetto della sua denuncia) si fa davvero fatica a capire in che modo la Giuliano possa essersi sentita vittima di un attacco sessista.
Il Blog di Uominilberi spesso va sopra le righe e le spara grosse – non lesina quasi mai attacchi e critiche anche grossolane (noi di Vivere Vado ne sappiamo qualcosa …) ma questa volta la domanda posta alla autodichiarata fautrice del rinascimento Vadese era molto chiara e non inquinata da sottotesti dispregiativi; anche la foto a corredo del pezzo era in qualche modo ufficiale essendo stata tratta da una intervista (non era certo stata rubata da un paparazzo) https://brusselsdiplomatic.com/2019/08/30/embracing-china-italian-port-regains-shine/?fbclid=IwAR1fy3OguhRuoJkBoYhew1Svjkxq4cxQGn0bsXYEaxuzKscaU_zZPMW9ZOA
Consultando la pagina facebook della Giuliano per capire meglio l’oggetto di tanta reazione, ci è toccato anche leggere l’illuminato intervento di Vaccarezza (sì proprio lui …) ed il commosso ringraziamento della “vittima” ad Angelo “grande uomo”, oltre a decine di commenti che si scagliano contro i presunti “omuncoli” additati dalla loro Illuminata Leader al pubblico ludibrio.
Sembra a noi evidente che la Giuliano non si sia difesa da un attacco sessista. Semplicemente – essendo stata sollecitata a dar conto delle sue affermazioni sulla presunta fine della crisi economica a Vado – ha pensato bene di sollevare un bel polverone sicura di ottenere acritico sostegno dai suoi e conformistico silenzio dagli altri.
Una scelta davvero cinica e poco rispettosa delle donne e degli uomini che considerano la parità di genere un tema molto serio e delicato; spiace che a farne uso spregiudicato sia una figura istituzionale che dovrebbe rappresentare la comunità e non aizzarla per opportunismo.
Essere donna non la esenta dal rispondere alle critiche sul suo operato.
Se poi ci fosse sfuggito l’attacco sessista e la Giuliano volesse chiarire a cosa si riferiva in concreto saremmo pronti ad esprimerle il nostro sostegno.
Vivere Vado 7 febbraio 2021
ringraziamo e speriamo che i media non smettano di seguire questa vicenda e rendano difficile il tentativo di derubricarla ad una “questione da tecnici”. Certe scelte riguardano tutti noi.
LA PRESA DI POSIZIONE DEL COMUNE DI VADO
AGGIORNAMENTO (25.01.21):