SEGNALAZIONE E RICHIESTA DI INTERVENTO – di Vivere Vado – PRESSO PIAZZALE CA’ CELESIA – FRAZIONE VALLE

Al termine dell’anno 2021 VIVERE VADO ha chiesto al COMUNE DI VADO UN INTERVENTO RELATIVO AI LAVORI FATTI NEL PIAZZALE CA’ CELESIA

 

LEGGI LA RISPOSTA DEL VICESINDACO CON DELEGA AI LAVORI PUBBLICI  (17 FEBBRAIO 2022) CLICCANDO QUI SOTTO: 

RISPOSTA COMUNE VADO – CELESIA Prot.N.0003698-2022

 

Vedremo se gli impegni a recuperare quanto da noi segnalato verranno mantenuti e vi terremo aggiornati in merito

 

 

 

 

 

 

 

Consiglio Comunale – 29 marzo 2022

 

Consiglio Comunale – 29 marzo 2022
Per ogni Consiglio Comunale motiviamo il nostro eventuale voto contrario a specifiche delibere.

Punto 1: 

Abbiamo espresso voto contrario perché il bilancio rispecchia, nei numeri, le intenzioni che la Giunta aveva indicato  nel DUP, il Documento di Programmazione che il nostro Gruppo aveva criticato (vedi Resoconto Consiglio Comunale 22/3/2022).

Il bilancio conferma scelte di fondo che continuano a condizionare il futuro del territorio, con passi indietro rispetto alla attesa maggiore vivibilità.

In particolare abbiamo sottolineato quanto segue:

  • Il litorale

Ci saranno entrate positive da parte di Autorità di Sistema Portuale:

  • euro 700.000 come da accordi
  • euro 21,5 milioni, costo della nuova strada alternativa alla vecchia via Trieste (la cosiddetta S16 il cui cantiere si è da poco aperto).

Sono somme apprezzabili di certo a favore della collettività, ma bisogna ricordare quanto segue.

  • Dalla fine del 2019 i cittadini devono utilizzare un percorso provvisorio del tutto inadeguato in quanto a sicurezza: mancano marciapiedi, la pubblica illuminazione e la segnaletica sono insufficienti. E se tutto andrà bene dovranno ancora aspettare due anni e mezzo per poter utilizzare il nuovo percorso.
  • Anche nel caso del secondo lotto della passeggiata di Porto Vado, abbiamo letto il rovescio della medaglia ricordando quanto speso per il ripristino della passeggiata di levante: euro 750.000, una spesa inaccettabile a carico della collettività, cui bisogna aggiungere i disagi sopportati e i danni di immagine; le spese che si dovranno sostenere per il recupero della Spiaggia Libera Attrezzata, se non si vuole gettare a mare il costo dell’investimento; le spese che dovrà sostenere il Comune di Savona per contenere l’erosione che interesserà il litorale di Zinola una volta terminata la diga foranea; le spese sostenute da Autorità di Sistema per le dighe soffolte, il pennello e l’importante ripascimento.

Tutti danni prevedibili e previsti ma snobbati da chi non ha avuto fiducia nei tecnici del territorio e ha ascoltato solo chi aveva interesse ad interrare.

Abbiamo poi sollevato il problema del traffico: siamo tutti consapevoli che l’obiettivo è quello di avere due viabilità separate, obiettivo condiviso sebbene non risolutorio per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico e acustico.

Abbiamo però segnalato che ci sono oggi criticità risolvibili: in primo luogo il traffico pesante che continua a transitare sulla via Aurelia. Abbiamo citato la fonte L.I.S.T PORT (progetto Interreg che ha finanziato un monitoraggio del traffico): secondo il monitoraggio del 2021 in tre giorni sono transitati, tra via Ferraris e via 1° maggio, 4729 veicoli pesanti: un impatto importante per i residenti in centro, ragione per cui abbiamo chiesto un intervento in tempi brevi.

  • La collina

Rispetto alle importanti entrate degli anni precedenti derivanti dalle due discariche, quest’anno diminuirà di 1,2 milioni di euro quella del Boscaccio, perché terminerà il conferimento dei rifiuti speciali, a favore di quelli urbani: una perdita economica compensata da un minor impatto.

Rimarchiamo invece le mancate entrate per la cessione a SAT delle quote di EcoSavona e dei relativi dividendi.

In particolare ci preoccupano gli ampliamenti, che stravolgono la collina: basta osservare come appare il nuovo “piede” della discarica di Bossarino per farsi una pallida idea del futuro del Boscaccio dopo l’ampliamento.

 

Alla situazione discariche si lega la politica dei rifiuti: ancora nessun intervento da parte della Giunta per correggere le criticità della raccolta, peggiorate anche in conseguenza di comportamenti degli utenti che, in latitanza dell’Amministrazione, si sentono titolati a non rispettare le regole.

 

Consiglio Comunale – 22 marzo 2022

 

Consiglio Comunale – 22 marzo 2022
Per ogni Consiglio Comunale motiviamo il nostro eventuale voto contrario a specifiche delibere.

 

 

 

Punto 9: Approvazione D.U.P.

Alla luce della nostra visione attuale e futura di Vado così come delineata nel nostro programma elettorale, abbiamo espresso una serie di critiche al Documento per motivare la nostra posizione contraria.

  • Parco urbano: a nostro parere è una necessità per Vado, al fine di controbilanciare almeno parzialmente la pressione dell’inquinamento atmosferico, acustico, paesistico, promuovendo salute e benessere.

La voce era così illustrata nel programma elettorale della maggioranza: “L’obiettivo primario sarà quello di individuare un’area verde ampia e curata per le passeggiate ed il relax, con nuove e importanti alberature, punti dediti al relax e al tempo libero”.

L’anno passato l’obiettivo era stato mantenuto ma doveva essere individuata l’area. Oggi, nella Nota di aggiornamento, si legge tutt’altro: “Vado è al centro di un naturale parco rappresentato da tutta l’area verde boschiva che la racchiude quasi a ferro di cavallo. Obiettivo primario è quello di continuare a valorizzare quest’area verde e ampia”.

Questo non è un parco urbano; la valorizzazione della collina, se pure è obiettivo che noi condividiamo, è un’altra cosa.

  • Turismo: anche in questo caso le posizioni sono molto distanti: nel nostro programma, proprio per l’impossibilità di far gareggiare Vado con le altre località turistiche della Riviera, avevamo individuato la funzione trainante di “Polo di servizi al turismo”, fondata su specifiche risorse, naturali e umane.

Invece nel programma della maggioranza la voce turismo non è stata compilata sebbene la norma sia ricca ed articolata; sono stati inseriti la promozione del commercio di vicinato e il calendario degli eventi.

Abbiamo ricordato che la maggioranza ha rifiutato la nostra proposta di aderire al “Patto per il turismo” promosso dalla Regione, adducendo infondate questioni economiche. Abbiamo altresì citato i nomi di alcune località aderenti al “Patto”, con risorse economiche ben più modeste di Vado: Cosseria, Garlenda, Pontinvrea, Stella, Urbe, Balestrino, Cengio, Quiliano, Tovo, Stellanello, Vendone, Zuccarello, Piana Crixia, Plodio, Nasino, Testico, Bormida, Onzo…

Il tenersi lontani dal turismo appare retaggio di una vetero cultura industrialista.

  • Polizia Municipale: Abbiamo criticato l’eliminazione del seguente impegno:

attivare un nuovo servizio serale per tutto l’anno con la definizione di un terzo turno; per la prima volta Vado Ligure avrà il monitoraggio del territorio dopo le ore 19”.

Peccato non aver mantenuto l’intenzione; sarebbe stato un utile incremento della sicurezza cittadina.

  • Cultura: sul tema abbiamo rimarcato il totale silenzio di iniziative di rilievo, indirizzate alla crescita della collettività.
  • Occupazione: Abbiamo chiesto un segno di attenzione rimarcando che l’organico comunale è carente di ben 9 unità.
  • Giovani: il tema, che era al centro del nostro programma elettorale, crediamo debba essere a maggior ragione oggi un investimento, a seguito della pandemia Covid che ha avuto conseguenze deleterie sulla crescita dei nostri ragazzi, facendo aumentare le condotte a rischio.

Nonostante l’emergenza educativa sia un dato di fatto incontestabile, nonostante l’incremento della dispersione scolastica sia indicata nel Documento della maggioranza, nonostante l’impegno preso dal Sindaco un anno fa a seguito della nostra richiesta di un progetto di comunità che affrontasse l’emergenza in modo organico e integrato tra le agenzie educative del territorio, nulla è stato fatto; non è stato programmato alcun intervento specifico per i giovani, e neppure si sta mettendo in atto quanto previsto dal programma elettorale che pure, viste appunto le ultime emergenze, risulta del tutto inappropriato e insufficiente.

Nella replica il Sindaco ha spiegato che vengono affrontati quotidianamente casi difficili ma, a nostro parere non è solo questa la modalità corretta di intervento: occorre un progetto di più ampio respiro, non rivolto esclusivamente alla risoluzione di problemi conclamati.

 

QUALCHE OSSERVAZIONE SULLA RICHIESTA DI RADDOPPIO DELLA DISCARICA AL BOSCACCIO

L’ampliamento sarà a breve un dato di fatto. Non finga timori Ecosavona: Toti è perfettamente d’accordo col PD di Arboscello. Completa il trio il nostro Sindaco che, rappresentante di entrambi gli schieramenti, si è ben guardata dal porre vincoli all’operazione.

https://www.ivg.it/2022/03/discarica-del-boscaccio-a-vado-ligure-si-avvicina-il-via-libera-per-lampliamento/

Quindi nessuno si illuda che l’ampliamento non passi; tutt’al più sarà accolta qualche osservazione delle associazioni ambientaliste.
L’ampliamento toglie le castagne dal fuoco a gran parte degli amministratori liguri e garantisce lauti guadagni ad Ecosavona. Peggiora il quadro la delega a tecnici “super partes” della nascente Agenzia regionale rifiuti che – come già detto – allontana dal controllo dei cittadini le scelte più critiche

Vado – come troppo spesso accade ed è accaduto – pagherà il prezzo: un rio sarà spostato, una vallata sarà riempita di rifiuti con conseguenze note, la storia si ripete peggiorando e la nostra città è sempre più lo “sgabuzzino” dell’intera regione.

Qui trovate i dettagli del progetto originario presentato dai progettisti

[serata informativa del 4 set 2020 organizzata da Vivere Vado  sull’ampliamento]

NB: In quello ora in approvazione sono ricompresi i due lotti che in prima istanza erano stati separati.

La Giuliano non teme il ridicolo

VEDI QUI IL VIDEO DE LA STAMPA:
Monica Giuliano si emoziona vedendo la demolizione dei gruppi a carbone della centrale Tirreno Power; sembra che abbia fatto lei la battaglia per uscire dal carbone a Vado mentre ha solo preso atto di una decisione della magistratura che ha interrotto decenni di politica contro l’ambiente del suo ex partito (PD).
Chissà cosa pensa mentre conciona di “rivoluzione industriale” dei recenti entusiasmi del suo nuovo capo politico (Toti) (https://www.linkedin.com/…/giovanni-toti-7a011818a…) che – il 25 febbraio – poche ore dopo l’inizio dell’invasione russa in Ucraina non ha trovato di meglio che approfittare dell’occasione per speculare sulla crisi energetica riproponendo il carbone come soluzione…
Sì è proprio una fortuna che i lavori di demolizione degli impianti a carbone a Vado siano già molto avanzati, i danni sono limitati ai ridicoli panegirici autoincensanti della Sindaco col casco.
IL POST DI TOTI SU LINKEDIN (25FEB22)