ALTRE NOTIZIE SULLA DISCARICA DEL BOSCACCIO

Boscaccio uno scenario sempre più intricato.

Ieri le cronache locali riportavano la preoccupazione per presunti ritardi nell’approvazione del progetto di ampliamento della discarica per non meglio precisate lentezze burocratiche… “non politiche” precisa l’articolista che poi riporta solo il parere di Monica Giuliano.
Oggi nell’articolo di MarcoPreve su Repubblica troviamo in fila tutta una serie di possibili spiegazioni e approfondimenti che riescono a dare una interessante ed inquietante lettura d’insieme.

Vale la pena leggerlo… anche per il Sindaco di Vado.


Consiglio Comunale – 23 MAGGIO 2022

 

Consiglio Comunale – 23 maggio 2022
Per ogni Consiglio Comunale motiviamo il nostro eventuale voto contrario a specifiche delibere.

Punto 1

Abbiamo espresso voto contrario all’approvazione del rendiconto 2021 perché si tratta di una pratica di bilancio.

Il bilancio è uno strumento di programmazione di grande rilevanza politica e amministrativa, perché ci dà il quadro dei risultati attesi dall’Amministrazione, in termini di erogazione di servizi e soddisfacimento dei bisogni collettivi.

Poiché esso è correlato al Programma di mandato della maggioranza, profondamente diverso dal nostro per contenuto e approccio metodologico, abbiamo espresso voto contrario, come per tutte le altre pratiche relative al bilancio stesso.

(Questa motivazione è/sarà riportata in tutte le pratiche relative al bilancio)

Consiglio Comunale – 29 aprile 2022

 

 

Consiglio Comunale – 29 aprile 2022
Per ogni Consiglio Comunale motiviamo il nostro eventuale voto contrario a specifiche delibere.

Punto 1: “Progetto definitivo…”.

Abbiamo espresso voto contrario perché la delibera non riteniamo soddisfi un interesse pubblico, per i seguenti motivi:

  • La Convenzione tra Comune e RFI si presenta più come proclama autoritario di una parte piuttosto che come risultato di un confronto tra pari; vi sono presenti clausole stabilite ad esclusivo vantaggio di RFI. (v. Allegato 1 passaggio a livello via sabazia (lettera al sindaco da MeF)).  La quale otterrà, tra gli altri vantaggi, “maggiore funzionalità della linea ferroviaria” e “azzeramento costi per il mantenimento in efficienza del passaggio a livello”.   Si aggiunga che l’Amministrazione ha consentito che la Convenzione dichiari la bretella stradale di interesse pubblico perché permetterà “un agevole collegamento tra via Sabazia e via Ferraris”: ciò è falso. Il collegamento tra le due vie è una conseguenza inevitabile del progetto ma non è mai stato un obiettivo: solo un cieco non vede che il collegamento urbanistico da mantenere era la continuità di via Sabazia.
  • È chiaro anche l’interesse per Maersk e AdSP di far marciare i treni senza intoppi.
  • Per i cittadini vadesi si profila invece una nuova servitù ed un peggioramento della qualità della vita.  Mentre la stragrande maggioranza dei paesi rivieraschi con il trasferimento a monte della linea ferroviaria ha recuperato importanti spazi ai servizi e alla vivibilità, Vado ha subito ieri la perdita della stazione, oggi il mantenimento della ferrovia in centro città.  Al proposito, abbiamo ricordato che il primo accordo sulla piattaforma (Intesa del 2002) prevedeva di escludere la ferrovia dall’abitato attraverso un “raccordo ferroviario che si colleghi alla linea Genova-Ventimiglia”: una soluzione razionale rimasta sulla carta.
  • Mentre tutte le città mirano alla ricucitura urbanistica, l’eliminazione del passaggio a livello di via Sabazia rappresenta una insanabile cesura nel tessuto urbano.   Che l’eliminazione dei passaggi a livello sia un dettato di legge non giustifica la soluzione presentata in Consiglio, che risulta la più facile, la più a buon mercato.  L’interramento della linea ferroviaria appare, con ogni evidenza, l’unica soluzione appropriata.

Nello specifico, abbiamo presentato un emendamento (v. Allegato 2 proposta emendamento x via sabazia) per criticare la scelta dell’Amministrazione di aver eliminato la rampa per disabili di accesso al sottopasso pedonale da monte (via Italia); abbiamo chiesto che venisse installato un ascensore o altra soluzione per rendere più agevole il percorso dei diversamente abili sottolineando come la zona ospiti sia il nido che la scuola materna con conseguente “traffico” di passeggini, sia il Centro Vada Sabatia i cui ospiti raggiungono quasi giornalmente il centro cittadino.

L’emendamento è stato respinto dalla maggioranza (Consigliere Bovero astenuto) con questi motivi: aspetti tecnici negativi dell’ascensore, verificata impossibilità di costruire una rampa poco invasiva, non limitante l’allungamento del percorso di 70m + 70m per imboccare il sottopassaggio. (v. allegato 3 – SL01_SOTTOPASSO CICLOPEDONALE Via Sabazia_Via Cadorna_Planimetria di progetto)

Abbiamo altresì presentato un Ordine del giorno (v. Allegato 4 OdG mitigazione traffico) per la mitigazione dell’impatto acustico che il traffico ferroviario avrà sugli stabili presenti lungo la linea.

Anche in questo caso l’Odg è stato respinto con la motivazione che l’Amministrazione sta già valutando con RFI un intervento di mitigazione. Abbiamo quindi chiesto di poter partecipare allo studio di questo progetto; non abbiamo dimenticato che nonostante gli accordi sottoscritti, a Porto Vado non sono stati realizzati né il Metrocargo né la copertura del parco ferroviario.

Inoltre, constatata la durata dei lavori prevista in 656 giorni di cantiere e la necessità di dover operare anche in ore notturne, abbiamo chiesto che l’Amministrazione metta in atto il massimo controllo delle norme per consentire ai residenti il diritto al riposo notturno; diritto che RFI ha violato sistematicamente nel recente periodo di manutenzione straordinaria della linea, proprio in prossimità del passaggio a livello di via Sabazia.

 

Punto 2: “Controllo analogo SAT…”

Abbiamo espresso voto contrario perché il Piano 2022 non individua alcun correttivo al sistema di raccolta rifiuti; nonostante il nuovo sistema sia attivo ormai da 6 anni, la percentuale di differenziata è in caduta libera: dal 72% del 2017 al 64% del 2020 (ultimo dato disponibile).

È preoccupante che l’Amministrazione non si occupi del problema e non abbia finora raccolto nessuna delle nostre segnalazioni sulle criticità della raccolta.

Abbiamo ribadito la necessità almeno di:

  • Interventi di informazione–educazione non esclusivamente limitati alle scuole.
  • Passaggio al sistema porta a porta anche nelle frazioni: lo esigono il Piano provinciale dei rifiuti e l’esperienza consolidata dei pessimi risultati della raccolta a cassonetto.

Abbiamo individuato 3 aspetti positivi della delibera:

  • La scelta di realizzare l’impianto di CDR a Quiliano, località sufficientemente baricentrica per gli utenti. Si spera in un veloce percorso approvativo.
  • L’imminente trasferimento della nuova sede di SAT presso il complesso Geotea.
  • La ribadita previsione di un impianto pubblico per il trattamento di carta, plastica, vetro. Lo vogliono obiettivi di tipo economico e di responsabilità ambientale.

 

Punto 3: “Adozione del Piano…”.

Abbiamo espresso voto contrario alle tariffe TARI perché si tratta di una pratica di bilancio.

Il bilancio è uno strumento di programmazione di grande rilevanza politica e amministrativa, perché ci dà il quadro dei risultati attesi dall’Amministrazione, in termini di erogazione di servizi e soddisfacimento dei bisogni collettivi.

Poiché esso è correlato al Programma di mandato della maggioranza, profondamente diverso dal nostro per contenuto e approccio metodologico, abbiamo espresso voto contrario, come per tutte le altre pratiche relative al bilancio stesso.

(Questa motivazione è/sarà riportata in tutte le pratiche relative al bilancio)