Arrivano mesi decisivi per le nostre comunità: si decide sul rigassificatore a Vado Ligure, avanzano i lavori per la realizzazione della diga di Genova e vanno effettuate altre scelte fondamentali per l’intera Liguria. Le decisioni che si prendono ora influenzeranno la vita nella nostra regione per molti decenni, sarebbe dunque urgente una vasta discussione politica in senso alto … e nei posti chiave ci saranno una serie di “commissari” a gestire la cosa pubblica invece dei rappresentanti del popolo sovrano eletti o scelti con processi di selezione pubblici.
In ordine sparso elenchiamo: commissariato il porto di GE-SV per l’addio di Signorini, ci sarà un commissario per la costruzione della nuova diga del Porto Genova (Bucci?) e c’è già quello per il rigassificatore (Toti).
Appare questo il modello di governo che si vuole affermare: una replica senza fine di “emergenze” (il modello “Genova” tanto decantato da Toti e Bucci e dai loro sponsor al governo) peraltro ormai esteso a molti campi – uno su tutti il nuovissimo commissario nel campo dei rifiuti con l’incarico a Monica Giuliano, con conseguente commissariamento del Comune di Vado Ligure
Ribadiamo con forza la necessità di ridare al confronto politico un ruolo di “costruzione del futuro” che sappia leggere i bisogni delle persone e del tessuto sociale nel suo insieme e che non miri solo a saltare gli ostacoli della necessaria mediazione tra interessi a volte confliggenti.