DATI SUI PORTI ITALIANI … LETTI MALE

Si conferma la “crescita” di Vado a scapito di GE e SP… se solo si volessero leggere i dati invece che riportarli senza alcuno sguardo critico … ricordiamo infatti che Maersk – una volta inaugurata la nuova piattaforma – ha spostato alcune linee -container da Genova e da Spezia per “animare” il poderoso manufatto e dare un senso alle enormi gru posizionate nella rada di Vado, ricordiamo inoltre che il volume di TEU 2022, salutato come un grande risultato (266mila), era già stato raggiunto nel periodo pre-Maersk e dista moltissimo dall’obiettivo dichiarato (900mila).
E DOPO QUALCHE GIORNO SI PERSEVERA NELL’ESPOSIZIONE DI DATI SENZA UNO STRACCIO DI ANALISI…

Consiglio Comunale – 14 marzo 2023

 

 

 

 

Consiglio Comunale – 14 marzo 2023
Per ogni Consiglio Comunale motiviamo il nostro eventuale voto contrario a specifiche delibere.

 

Punto 3

il testo dell’ interrogazione sul deposito costiero GNL

Vedi risposte dell’Amministrazione: la prima del 19 gen 23  e  la seconda del 9 mar 23

Di seguito, la nostra replica in Consiglio:

Ci siamo dichiarati decisamente insoddisfatti della risposta, o meglio della mancata risposta perché, se da un lato apprezziamo che le decisioni impattanti sulla comunità vengano prese in modo ponderato, non è accettabile che il Sindaco, dopo mesi dalla pubblicazione della notizia e dopo 57 giorni dalla nostra interrogazione, non abbia risposto personalmente, in palese spregio per i diritti della cittadinanza rappresentata da questo Consiglio.

Non abbiamo ritenuto accettabile il comportamento del Sindaco perché:

  • a suo tempo si era opposto all’insediamento affermando: “Io non mi siedo a nessun tavolo di confronto sul GNL finché non saranno completate le opere dell’Accordo di Programma. Inoltre non è nel nostro programma di mandato, e sarebbe assolutamente incompatibile con gli indirizzi di questa Amministrazione”. (Genova24, 10/12/2020)
  • in questa occasione si è defilato lasciando la risposta nelle mani di un capo settore, cui non spetta certo decidere le priorità dell’Amministrazione comunale; infatti l’architetto firmatario ha dovuto arrampicarsi sugli specchi e si è trovato costretto a trincerarsi dietro ad altri e diversi impegni di lavoro “che incidono fortemente sul territorio”; come se un deposito di GNL fosse un fatto irrilevante per il territorio.

Inoltre la risposta dell’Amministrazione chiede tempo per “verificare gli aspetti tecnici”, sebbene il nostro Gruppo non abbia mai chiesto approfondimenti su tali aspetti, che crede di conoscere esaurientemente; al contrario le domande della nostra interrogazione derivavano tutte da una constatazione oggettiva: se è vero che il deposito è previsto in ambito portuale di Bergeggi, le ricadute riguarderanno i cittadini di Vado in quanto la distribuzione del GNL via gomma e via ferro interesserà direttamente il territorio del nostro Comune.

Abbiamo aggiunto che altre ricadute negative riguarderanno i lavoratori Reefer, che saranno i primi ad essere coinvolti in caso di incidente all’intorno del deposito, cioè proprio in area Reefer.

Pertanto, vista la mancata risposta, abbiamo chiesto che questa interrogazione venga reinserita – tale e quale – all’Odg del primo Consiglio utile.

 

Punto 4

il testo dell’ordine del giorno proposto sull’occupazione a Vado

l Consiglio ha votato all’unanimità il nostro Odg, volto ad un’approfondita conoscenza della situazione occupazionale in Vado Ligure e nel comprensorio.

 

Punto 5

Abbiamo espresso voto contrario  perché si tratta di pratiche di bilancio.

Il bilancio è uno strumento di programmazione di grande rilevanza politica e amministrativa, perché ci dà il quadro dei risultati attesi dall’Amministrazione, in termini di erogazione di servizi e soddisfacimento dei bisogni collettivi.

Poiché esso è correlato al Programma di mandato della maggioranza, profondamente diverso dal nostro per contenuto e approccio metodologico, abbiamo espresso voto contrario, come per tutte le altre pratiche relative al bilancio stesso.

(Questa motivazione è/sarà riportata in tutte le pratiche relative al bilancio)

 

Punto 7

Abbiamo espresso voto contrario perché il documento è inutile ai fini di monitorare l’attività dell’Amministrazione; infatti, ad eccezione dell’aggiornamento delle opere pubbliche, la descrizione dei programmi è pressoché la fotocopia degli anni precedenti, sicché l’attività dell’Amministrazione risulta ferma.

Sottinteso che il Documento, in quanto in linea con il programma di mandato del Sindaco, va in direzione nettamente diversa da quella del programma elettorale di Memoria e Futuro.

 

Punto 8

Abbiamo espresso voto contrario in quanto si tratta di una pratica di bilancio (vedi motivazione al punto 5) e, in particolar modo, perché nel nostro programma elettorale ci eravamo impegnati ad abolire l’IRPEF per i 5 anni.

 

Punto 9

Abbiamo espresso voto contrario perché il Piano, datato novembre 2022, non è stato nel frattempo aggiornato benché contenga tale impegno, alla luce di “probabili variazioni sostanziali della governance della Società, degli strumenti del controllo analogo, del crollo programma degli investimenti”.

Il secondo motivo di dissenso consiste nel fatto che il Piano non ha permesso al nostro Comune di conseguire la percentuale minima di raccolta differenziata prevista dalla legge (65%).

 

 

SUL NUOVO CASELLO DI BOSSARINO

 

 

 

Apprendiamo dalla stampa che slittano i tempi per la realizzazione del nuovo casello, a causa della richiesta di integrazioni al progetto da parte del Ministero dell’Ambiente; integrazioni riferite a diversi fattori: suolo, rumore, atmosfera, popolazione e salute umana, paesaggio…

Il nostro Sindaco dice di non capire “il senso di questa ulteriore richiesta” che, allungando i tempi, “crea un danno all’economia e alla comunità”.

Vivere Vado è invece convinta che le richieste di integrazioni, chiarimenti, approfondimenti, elaborate dopo attento esame dai tecnici preposti alla valutazione d’impatto, vadano nella direzione di bilanciare costi e benefici, non solo economici, al fine di ridurre gli effetti negativi sul territorio, e i danni alla collettività.

Non si tratta di impigli burocratici, come si intende a far credere, ma misure imposte dalla legge per interventi a così alto impatto ambientale.

Di seguito il nostro lettore troverà il link alle integrazioni richieste dal Ministero, con una nostra prima evidenziazione dei passaggi chiave.

Richiesta Integrazioni casello

Se il Sindaco avesse letto il documento avrebbe evitato anche questa volta di parlare senza cognizione di causa privilegiando la propaganda rispetto al merito che, anche in questo caso, attiene alla difesa dei diritti della comunità.

 

N.B.: Vivere Vado ricorda che, se il casello è necessario, è altrettanto necessario riflettere sul fatto che l’autostrada non è in grado di reggere un ulteriore aumento di traffico pesante, così come la linea ferroviaria fatica già ad assorbire l’incremento dei treni merci prodotto dal traffico portuale.

I nodi verranno via via al pettine, e a qualcuno toccherà sbrogliarli.

 

LE NOSTRE OSSERVAZIONI RIPRESE DA VARIE TESTATE LOCALI:

SAVONA NEWS

IVG

LA NUOVA SAVONA

LA FABBRICA DEI CASSONI … A PORTO VADO

CONSIGLIAMO A TUTTI I VADESI LA VISIONE DI QUESTI DUE SERVIZI DEL TG3 dei giorni scorsi:
24 gennaio 2023 dal minuto 10
04 febbraio 2023 dal minuto 1
A molti ricorderanno il nostro passato recente … e l’apologo della rana che muore bollita nell’acqua scaldata poco a poco.
AI CITTADINI DEL PONENTE GENOVESE, che molto hanno subito in passato e che oggi di nuovo si trovano a fronteggiare l’avanzata del porto ai loro danni, DIAMO LA NOSTRA TOTALE COMPRENSIONE E SOLIDARIETA’.
Siamo certi che le battaglie popolari e civili contro l’arroganza del potere si vincono solo con l’unità dei cittadini. NOI di Vivere Vado CI SIAMO.

Consiglio Comunale – 31 gennaio 2023

 

 

 

 

Consiglio Comunale – 31 gennaio 2023
Per ogni Consiglio Comunale motiviamo il nostro eventuale voto contrario a specifiche delibere.

Punto 5

Abbiamo espresso voto contrario perché tale delibera rappresenta un momento cruciale di trasformazione negativa per Vado.

Ad avvalorare questa posizione abbiamo ricordato qualche numero:

  • la variante cancellerà circa 130.000 mq di bosco che si trasformeranno in area esclusivamente industriale
  • in totale l’ampliamento arriverà a 3 milioni di m3 di rifiuti
  • l’altezza massima sarà di 171 metri s.l.m.

Tutto ciò per un intervento che non risolverà alla radice il problema regionale dei rifiuti: le due fasi dell’intervento copriranno il fabbisogno regionale per vent’anni: un tempo che noi riteniamo breve per una comunità.

È corretto non disseminare il territorio di discariche ma neppure è corretto ampliare sine die.

Abbiamo altresì ricordato che il Piano regionale dei rifiuti prevede l’autonomia delle singole Province e della Città Metropolitana, quindi Vado non deve farsi carico ad oltranza dei problemi altrui.

 

Abbiamo elencato alcuni rilievi al progetto, non esaustivi ma scelti tra quelli più facili e meno tecnici:

Rumore

Qualora venissero riscontrati valori di non conformità, l’azienda dovrà comunicarlo tempestivamente a Comune e Provincia e predisporre un programma di interventi atti a conseguire il rispetto dei limiti con misure fino alla compensazione”. Tale compensazione non è indicata. Si tratterà di nuove finestre a prova di rumore?

Stabilità

Le verifiche di stabilità sono state condotte seguendo i criteri previsti … ma… nella valutazione della risposta sismica locale … è stata assunta una categoria topografica T1 senza considerare le sezioni trasversali… ben più acclivi rispetto alle pendenze medie considerate relativamente all’intero versante”. Si è prescritto pertanto che vengano rielaborate le verifiche.

Odori

Il progetto informa che ci sarà un incremento degli odori perché le aree in ampliamento saranno “in posizione molto più prossima ai recettori” rispetto all’attuale discarica.

La VIA così prescrive: “L’effettiva molestia olfattiva nelle varie fasi di preparazione e conduzione dell’impianto dovrà essere meglio quantificata in esito ai monitoraggi, così da definire le opportune misure di compensazione.

Qualora gli esiti del monitoraggio evidenzino il degrado della qualità ambientale presso i recettori esposti, dimostrato da parte del gestore di aver esperito tutti i rimedi disponibili sul mercato, dovrà essere disposta e attuata la ricollocazione del recettore/i a spese del gestore”.

Si noti che i ricettori sono i residenti di via Piave, San Genesio, ‘Na Torre, Nevaè e che col termine “ricollocazione” si intende il trasferimento.

Revamping del TMB (Trattamento Meccanico Biologico dei rifiuti)

L’inizio dei lavori è previsto per “l’autunno successivo al completamento dei lavori di allestimento del 1° sublotto della fase 2”. Se, da parte di EcoSavona e del Sindaco ci fosse maggiore rispetto per la vita quotidiana, il Revamping avrebbe dovuto essere attuato  prima di qualsiasi ragionamento sull’ampliamento, a parziale risarcimento di quanto subito fino ad oggi dai residenti.

Paesaggio

I documenti progettuali dimostrano che non ci sarà alcun impatto paesistico derivante dall’ampliamento; secondo foto-inserimenti il versante apparirà perfettamente come prima. Ma quanti anni ci vorranno prima di arrivare a questa situazione? Si noti che, fino ad oggi, l’attuale discarica non è stata rinverdita, perciò le previsioni del progetto sono del tutto inaffidabili.

Fauna minore

Abbiamo citato una denuncia del direttore dell’Area Marina Protetta di Bergeggi, il quale ha informato che l’isola è preda di una colonia di 200 gabbiani: aggressivi, senza predatori, protetti dalla legge, hanno azzerato ogni altra forma di vita animale sull’isolotto: ciò a causa del facile approvvigionamento di cibo presso la discarica.

Inoltre gli strati di guano stanno rendendo il terreno acido e si teme anche per la vegetazione. Insomma la discarica sta mettendo a rischio un habitat che rappresenta una ricchezza non solo per Bergeggi e per Vado, ma per l’intero litorale ligure.

 

Abbiamo concluso affermando che i rilievi sono noti a tutti e condivisi dal Sindaco, tant’è che in una sua lettera alla Regione tutte queste criticità sono correttamente elencate:  “…notevoli impatti e disagi di tipo ambientale urbanistico e sociale riconducibili alle tematiche quali odori, rumori, emissioni in atmosfera, degrado e rottura di tutta la viabilità di accesso alla discarica, traffico veicolare, degrado paesaggistico…”.

Nel perseguimento del pubblico interesse volto a limitare, mitigare e contrastare i gravosi effetti negativi sul territorio e la popolazione di Vado…”, il Sindaco aveva chiesto solamente entrate adeguate, nessuna limitazione e mitigazione degli impatti.

Siamo sensibili ai conti in ordine e a un bilancio comunale sano, ma abbiamo denunciato la mancanza di equilibrio tra le necessità della comunità: siamo convinti che i soldi non risolvono tutto perché non tutto ha un prezzo: ci sono diritti non commerciabili, non monetizzabili, in primis il diritto alla salute,.

Una seconda serie di motivi di dissenso attengono alla modalità di approvazione della delibera.

Le decisioni sono maturate al riparo dal dibattito pubblico. A tre anni e mezzo dalla presentazione del progetto, ai cittadini non è stata fornita alcuna informazione. Così come il Sindaco aveva colpevolmente taciuto del progetto in campagna elettorale, così ha continuato.

In data 7 giugno 2019 “Memoria e Futuro” aveva presentato un’interrogazione per denunciare la presenza del progetto di ampliamento. In quella occasione il Sindaco aveva risposto: “Sarà cura quindi dell’Amministrazione tenere informato il Consiglio comunale relativamente all’iter autorizzativo”. Neppure questo è stato fatto.

[N.B. Vivere Vado fin dall’inizio – autonomamente – ha comunque seguito l’iter, letto la documentazione e attivato l’unica forma di partecipazione pubblica nel settembre 2020 – https://www.viverevado.it/category/notizie/serata_boscaccio-resoconto/ ]

In sintesi abbiamo votato contro perché :

  • la variante necessaria all’ampliamento non risponde ai bisogni della comunità, anzi ne aggrava le servitù.
  • la convenzione consente l’ingresso di tanti soldi nel bilancio comunale, del tutto insufficienti a compensare le troppe negatività.
  • la comunità vadese è stata esautorata dal suo diritto all’informazione.

 

Punto 6

Abbiamo espresso voto contrario conseguentemente a quello espresso al punto precedente.

L’ampliamento della discarica comporta che la zona passi da classe acustica III (area di tipo misto con assenza di attività industriali) a classe acustica VI (esclusivamente industriale), con ricadute negative sulla vita quotidiana dei residenti.

 

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Riportiamo alcuni link ad articoli che hanno ripreso il COMUNICATO STAMPA del gruppo consiliare Memoria e Futuro sul tema discusso in Consiglio:

SAVONA NEWS 

IVG 

LA NUOVA SAVONA