A cura del prof. Federico Valerio
Alla luce:
– degli obiettivi previsti dal Piano Regionale rifiuti 2021-2026,
– degli effettivi risultati della raccolta differenziata in Liguria.
Il relatore ha dimostrato che, se anche Genova e Savona adottassero il porta a porta come già avviene in tante città capoluogo anche molto grandi, si incrementerebbe la quota di raccolta differenziata e il ricorso a un impianto regionale di fine ciclo non sarebbe necessario né conveniente.
Il relatore ha altresì illustrato le due tipologie di impianto ipotizzate dalla Regione (WtC Waste to chemical: impianto chimico; WtE Waste to Energy: impianto energetico, cioè inceneritore).
Concludendo che l’impianto chimico ha un minor impatto ambientale rispetto a un inceneritore.; ha però ricordato che l’unico impianto di WtC, realizzato in Germania, è stato chiuso dopo qualche anno.
Ha altresì sottolineato che, siccome in natura nulla si crea e nulla si distrugge, anche l’impianto chimico produce scorie e ceneri da stoccare, ossidi di azoto, ossido di carbonio, black carbon, con dimostrati effetti nocivi sulla salute.
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Alleghiamo il pdf della presentazione di Federico Valerio: