Consiglio Comunale – 11 febbraio 2021
Per ogni Consiglio Comunale motiviamo il nostro eventuale voto contrario a specifiche delibere.
RESOCONTO
La discussione del nostro ordine del giorno contro l’insediamento del turbogas è finita come previsto: siamo rimasti soli ad approvarlo, confermando ed arricchendo le motivazioni addotte al momento della presentazione, inviate al Ministero, e facenti capo alla seguente tesi: la concentrazione storica di troppi insediamenti inquinanti prova che la comunità vadese, ben lontana dall’aver sposato il nymbismo, ha già assolto ampiamente la funzione di soddisfare esigenze sovralocali, compresa la transizione energetica con la presenza del turbogas attualmente in esercizio.
Il nostro intervento in aula si è concentrato sulla critica alla posizione “non pregiudiziale” del Sindaco, che in realtà legittima ad essere letta come posizione del tutto favorevole al nuovo gruppo. Lo dimostrano tre fatti.
- Una posizione attendista non esime dal presentare almeno osservazioni, per consentire al Ministero una valutazione il più possibile informata; a valle del parere di VIA un eventuale protocollo o convenzione con l’azienda non avrà la stessa forza delle prescrizioni ministeriali, essenziali per la sostenibilità di un progetto.
- Non sempre, sul tema salute, il Sindaco ha aspettato il pronunciamento dei tecnici; a volte ha assunto decisioni autonome, vedi il no a priori sul bitume e sul GNL; a volte le ha assunte contro il parere dei tecnici, vedi il ritiro del ricorso sui dragaggi; a volte ha scelto di dar credito a certi tecnici piuttosto che ad altri, vedi la questione interramento della piattaforma.
- Nell’obbligatorio parere inviato al Ministero, il Sindaco ha inserito una citazione del progetto secondo cui i valori delle emissioni in atmosfera “risultano incrementati di una quantità non significativa…”: una scelta nettamente di parte, che va persino più in là di Tirreno Power la quale, in altro passo del progetto, dichiara gli ossidi di azoto come “inquinanti significativi”.
Abbiamo poi contestato lo storytelling dell’attuale buon governo vadese, riferendo i dati reali delle ricadute occupazionali sia dell’area di crisi complessa sia della piattaforma al momento dell’avvio: dati che smentiscono il trionfalismo della Giunta. Abbiamo dimostrato che il fatto che le aree industriali siano tutte occupate non significa un aumento di occupazione.
In subordine abbiamo anche rilevato l’inaffidabilità dell’azienda, che non si è accontentata della legittima presentazione del progetto, ma ha aggiunto inesattezze, omissioni, distorsioni: ha millantato l’uscita dal carbone come scelta virtuosa di responsabilità mentre tutti conosciamo il vero motivo della chiusura. Ha millantato occupazione duratura per il territorio benché nel progetto non esista alcuna cifra relativa ai futuri occupati, se si esclude quella legata all’attività di cantiere.
Tirreno Power conferma di essere inaffidabile: non le è bastata la lunga serie di inadempienze alle prescrizioni né l’intervento della magistratura, né il vasto movimento ostile da parte di gruppi di cittadinanza attiva. Può legittimamente realizzare il nuovo impianto? Lo faccia senza inganni e fumosità dimostrando rispetto per la popolazione.
Il Sindaco e la Giunta confermano di non saper difendere i cittadini. Astenersi dal prendere posizione ben sapendo della probabile approvazione da parte del Ministero, è una scelta giustificabile solo dal voler accumulare crediti politici da tutti coloro che sono ben coesi con questa maggioranza a confermare Vado come sentina di ogni servitù e della cattiva politica.