Da circa due mesi, il nostro territorio sta fronteggiando l’ennesimo attacco alla salute e all’ambiente.
Su questo nuovo “progetto di sviluppo” (il rigassificatore) vogliamo riepilogare alcune questioni, a partire dall’ultima dichiarazione di Toti fatta per difendersi dall’accusa di aver deciso senza confrontarsi col territorio: “prima della presentazione dell’istanza e del progetto da parte di Snam sarebbe stato impossibile qualsiasi confronto, non potendo ancora sapere quali fossero i territori interessati”. (il secolo xix, 5.09.2023)
Ciò è falso perché contraddice fatti inconfutabili, che qui riepiloghiamo:
1. Già un anno fa, quando Toti stesso aveva annunciato la disponibilità ad accogliere in Liguria il rigassificatore di Piombino, Vado era citato come “possibile sito”.
E Giuliano in quella occasione aveva sostenuto la necessità di fare sistema a livello regionale per individuare il sito più idoneo.
2. Dopo un anno di silenzio, Toti ufficializza la scelta di Vado, e Snam spiega il progetto a grandi linee. Da parte sua Giuliano dice di non sapere nulla.
Davvero dobbiamo credere che la disponibilità di Toti sia stata data al governo centrale senza prima aver verificato la disponibilità ALMENO di Giuliano, suo primo referente in provincia di SV?
Davvero dobbiamo credere che SNAM abbia speso tempo e denaro in un progetto MIRATO AD UNO SPECIFICO SITO senza informare il Presidente della Regione? Certamente sia Toti che Giuliano sapevano e hanno taciuto; d’altra parte Giuliano ha sempre fatto così con le porcate somministrate a Vado, al solo scopo (egregiamente raggiunto!), di tenersi buoni i nomi utili alla sua carriera, in primis Toti e Signorini.
SIA CHIARO: avremmo visto lo stesso film con il PD, che a Vado ha sempre appoggiato Giuliano tacendo e applaudendo, in Giunta e in Consiglio comunale; ha sempre condiviso un progetto di industrializzazione spinto “anni ’50”, figlio di una visione di sviluppo che non tiene in alcun conto il territorio nel suo complesso equilibrio ambientale e ancor meno la volontà della comunità (vedi consultazione popolare sulla piattaforma).
E se nel secolo scorso le ragioni politiche alla base delle quelle scelte potevano essere comprensibili, oggi sono da aborrire.
Conclusioni .
“Per fortuna” il rigassificatore tocca un’area più vasta di Vado e quindi tante forze si stanno attivando in collaborazione.
Per Vado la NON CASUALE concomitanza di rigassificatore e dimissioni del sindaco offrono l’occasione vincente per ottenere minimi risarcimenti per quanto già subito in termini di diritti negati.
Perciò, il nostro impegno per bloccare il disegno di Toti e dei suoi complici è indipendente sia da eventuali positive modifiche al progetto sia da qualsiasi proposta di qualsivoglia compensazione, comprese le riduzioni tariffarie per i cittadini e le più smaglianti infrastrutture urbane.