Consiglio Comunale – 22 ottobre 2020

Consiglio Comunale – 22 ottobre 2020
Per ogni Consiglio Comunale motiviamo il nostro eventuale voto contrario a specifiche delibere.

 

 

PUNTO 6

su questo punto abbiamo votato a favore pur essendo una pratica di bilancio poiché si trattava di incrementi di spesa molto circostanziati sui servizi sociali (sostegno alla locazione e dotazione libraria della Biblioteca) per i quali ritenevamo doveroso dare il nostro assenso.

PUNTO 7

Trattandosi di pratiche di bilancio abbiamo espresso voto contrario

Il bilancio è uno strumento di programmazione di grande rilevanza politica e amministrativa, perché ci dà il quadro dei risultati attesi dall’Amministrazione, in termini di erogazione di servizi e soddisfacimento dei bisogni collettivi.

Poiché esso è correlato al Programma di mandato della maggioranza, profondamente diverso dal nostro per contenuto e approccio metodologico, abbiamo espresso voto contrario, come per tutte le altre pratiche relative al bilancio stesso.

(Questa motivazione è/sarà riportata in tutte le pratiche relative al bilancio)

PUNTO 10

A margine dell’ultima delibera abbiamo chiesto al Sindaco aggiornamenti sulle ultime notizie stampa relative alla discarica del Boscaccio. Ci ha risposto che le aree sono state dissequestrate e che si è in attesa dell’esito delle analisi delle acque.

SOVRACAPACITA’ DEL SISTEMA PORTUALE ITALIANO (E LIGURE IN PARTICOLARE) … C’è CHI FINGE SORPRESA DOPO VENT’ANNI DI POLITICHE DI SVILUPPO PORTUALE SENZA UNA VISIONE

Osservatori e acuti commentatori, le parti sociali, molte amministrazioni locali, autorità portuali e soggetti pubblici preposti alla programmazione hanno chiuso gli occhi per anni di fronte alla corsa al container dei porti italiani all’insegna del localismo senza visione non diciamo globale ma almeno nazionale… ora parlano di sovracapacità … in più tirando in ballo la crisi del 2008 ed il covid !!! Sarebbe ridicolo se non fosse per lo spreco di denaro pubblico e l’impatto sulle comunità di infrastrutture costruite con logiche speculative e non produttive.  Menzione speciale per i sindacalisti che ora “vigilano” e non hanno nemmeno il coraggio di chiamare i licenziamenti col loro nome.
qui gli articoli on-line

Note a margine del premio PIMBY GREEN al Comune di Vado Ligure

Leggendo “Il Secolo XIX” di oggi ritroviamo la notizia (già circolata nei giorni scorsi) della premiazione del Comune di Vado Ligure (nella persona del Sindaco Giuliano) da parte di FISE-Assoambiente  (Associazione di Imprese dei Servizi Ambientali) col premio PIMBY GREEN, nell’articolo di oggi ci sono alcuni dettagli delle motivazioni che ci hanno fatto riflettere:

I Vadesi e gli abitanti del circondario colpito dai fumi della centrale elettrica ENEL  e poi TIRRENO POWER ricordano bene che – nonostante le coraggiose lotte di molti ambientalisti – solo la chiusura delle unità a carbone disposta dalla magistratura nel 2014 ha interrotto decenni di deliberato inquinamento prodotto da un utilizzo di sistemi produttivi ben al di sotto delle “migliori tecnologie disponibili”.

E ricordano anche la classe politica ligure che ha coperto politicamente gli inquinatori. Ora gli inquinatori per bocca di AssoAmbiente chiudono il cerchio premiando la classe politica che li ha protetti e che gli consente di rimanere sul mercato con una nuova verginità green. La Giuliano ritira il premio e incassa visibiità mediatica unendosi alla lunga schiera dei complici con il suo silenzio; probabilmente sa di poter ricevere altri premi (anche più consistenti di una targa) per aver tombato la Rada di Porto Vado o per aver moltiplicato le discariche di rifiuti sul territorio del molto disponibile comune di Vado … sempre per il “bene comune”… naturalmente.

Sia chiaro che la nostra è una accusa ad una politica di sfruttamento dissennato del territorio senza le dovute garanzie, quanto alle responsabilità penali tocca alla magistratura dirci chi dovrà rispondere delle devastazioni ambientali.

 

AGGIORNAMENTO 30 SET 2020:

L’ALTRA FACCIA DEL PREMIO PIMBY… Finalmente anche i sindacati (dopo gli EVVIVA dei giorni scorsi) mettono in evidenza che il modello di sviluppo vadese appena premiato lascia indietro molti https://www.ilsecoloxix.it/…/tirreno-power-pronta-a-18…

Alcune puntualizzazioni sulla Questione della Rampa di via Ferraris a Vado Ligure

Leggendo “La Stampa” di oggi alle pagine di cronaca savonese abbiamo sentito il bisogno di fare alcune puntualizzazioni per aiutare meglio a comprendere quello di cui parla il giornalista Costantini, speriamo siano utili a chi le leggerà

l’articolo on line

  1. I lavori della rampa, sospesi per problemi tecnici e burocratici, oggi possono essere ripresi e completati perché la strada di scorrimento deve essere urgentemente adeguata alle nuove esigenze del traffico portuale. Tale adeguamento necessitava di una piccola zona dell’area di proprietà della ex Ferrero, che è stata ceduta in cambio dell’approvazione del progetto di recupero dell’intera area, fino a ieri fortemente avversato dall’Amministrazione perché non rispondente all’interesse pubblico. L’articolo lo descrive invece come una trasformazione positiva “con nuove strade, giardini, parchi e spazi commerciali”; cita inoltre il progetto del palasport, che però non ha alcuna relazione con gli spazi in questione.

Nessun cenno alle negatività.

  1. È bene ricordare che qualunque amministratore eredita problemi e opere in itinere dai precedenti; in questo caso però il problema è stato ereditato non da “nuovi amministratori” ma dagli stessi, che hanno governato per 16 anni sui 21 ricordati nell’articolo: un bel record.