Consiglio Comunale – 25 maggio 2021

 

 

 

 

Consiglio Comunale – 25 maggio 2021
Per ogni Consiglio Comunale motiviamo il nostro eventuale voto contrario a specifiche delibere.

Punto 3:

Trattandosi di pratica di bilancio abbiamo espresso voto contrario

Il bilancio è uno strumento di programmazione di grande rilevanza politica e amministrativa, perché ci dà il quadro dei risultati attesi dall’Amministrazione, in termini di erogazione di servizi e soddisfacimento dei bisogni collettivi.

Poiché esso è correlato al Programma di mandato della maggioranza, profondamente diverso dal nostro per contenuto e approccio metodologico, abbiamo espresso voto contrario, come per tutte le altre pratiche relative al bilancio stesso.

(Questa motivazione è/sarà riportata in tutte le pratiche relative al bilancio)

In questo caso, in coerenza con la posizione sul bilancio preventivo 2020, abbiamo espresso voto contrario perché il resoconto si riferisce all’attuazione di quel bilancio.

 

Punto 4: Sebbene si tratti di una delibera attinente al bilancio abbiamo approvato la variazione perché l’unica posta di rilievo è rappresentata dal trasferimento regionale di circa 70 mila euro, quale sostegno alle locazioni a favore dei cittadini: un intervento a difesa di diritti sociali, particolarmente instabili in questa fase di emergenza Covid non ancora conclusa.

 

Punto 7: Fino ad oggi abbiamo condiviso il percorso di SAT finalizzato ad un suo rafforzamento nella prospettiva del ruolo futuro quale gestore unico provinciale del ciclo rifiuti; all’interno di tale percorso abbiamo invece valutato negativamente la cessione a SAT delle quote di EcoSavona detenute dal Comune.

Sul Piano industriale del 2021 abbiamo fatto i seguenti rilievi.

  • Il Piano manca di dati importanti: comprendiamo che quelli economico-finanziari non possono essere “veritieri e congrui per le molte variabili in campo” ma, visto che il documento è datato novembre 2020, nel frattempo avrebbero dovuto essere a disposizione almeno i dati della raccolta 2020 (Siamo fermi al 2019, con percentuale di raccolta ai limiti di legge).
  • Il servizio SAT non è soddisfacente; parecchie criticità, benché riconosciute dalla maggioranza, non si sono sinora né affrontate né risolte. Probabilmente tutte le energie dell’azienda sono state assorbite da quell’obiettivo prioritario, lasciando indietro gli obiettivi relativi all’attività ordinaria. La quale presenta criticità imputabili sia al servizio SAT (contenitori stradali sporchi e disordinati, mancanza di sistemi che impediscano la dispersione dei sacchi leggeri, cestini stradali zeppi, insufficiente pulizia dei marciapiedi…), sia agli utenti (conferimento di sacchi, anche non conformi, al di fuori dei giorni e degli orari stabiliti, abbandono di rifiuti domestici in cestini stradali).
  • Abbiamo apprezzato che il Piano ritenga necessario un’azione educativa per superare parte di questi problemi: un’iniziativa che il nostro Gruppo ha da sempre ritenuta ineludibile.  Al momento però, il Piano si ferma a una semplice dichiarazione di intenti, mancando la programmazione di modalità, tempi e strumenti, benché affermi che “l’obiettivo del TRIR (65% di rifiuti recuperati sui differenziati) potrebbe essere di difficile raggiungimento nel breve periodo” con conseguente mora.  Non solo, senza portare nessun dato a supporto, il Piano afferma che è la popolazione anziana la più bisognosa di intervento di sensibilizzazione: noi siamo convinti che una seria campagna informativa non deve basarsi su considerazioni arbitrarie.
  • Il Piano prevede Piani finanziari dettagliati per ogni Comune, ma lascia intatte le preoccupazioni per i futuri standard qualitativi che non danno garanzia di un miglioramento dell’attuale situazione.  Riguardo al numero di addetti al servizio, al momento il Piano evidenzia una forte disparità nei diversi Comuni. Siamo consapevoli di come non sempre la quantità sia sinonimo di qualità ma – sebbene spesso nelle assunzioni intervengano fattori esterni – contiamo che in futuro il personale sia correttamente dimensionato rispetto alle caratteristiche dei diversi territori, e sia molto breve “il ricorso iniziale a forme di lavoro interinale”.
  • Abbiamo criticato la scelta di realizzare il previsto impianto di trattamento e valorizzazione nel Comune che “si offrisse di ospitarlo”; siamo convinti che la scelta debba essere fatta a fronte non di una disponibilità di singoli, ma di uno studio che garantisca la scelta di una località baricentrica rispetto all’alimentazione del materiale e alla spedizione del semiprodotto recuperato.

 

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