Nel gennaio 2008 in vista della consultazione popolare sulla Piattaforma Maersk un gruppo di stabilimenti balneari vadesi hanno scritto un documento a favore della realizzazione della Piattaforma Maersk in cui si leggeva “l’impatto ambientale della piattaforma sarà mitigato dalle opere del masterplan, dalle modalità di costruzione e dalla tempistica … la salvaguardia e la sistemazione dell’arenile sono garanzia per la nostra attività.”
Oggi leggiamo sulla stampa savonese che l’associazione balneari sta protestando per i fenomeni erosivi che da Vado si stanno estendendo al litorale savonese con grave danno all’economia turistica; purtroppo in questo caso non vale l’adagio “meglio tardi che mai”.
Negli ultimi vent’anni in tanti hanno voluto credere alle promesse di Sindaci e Autorità Portuali, di Maersk e di altri promotori della Piattaforma su mitigazioni dell’impatto ambientale e sulla occupazione. La presa di contatto con la realtà sta forse avviandosi.