IL SINDACO SI SMARCA e INVOCA IL COMMISSARIO PER LA MOBILITA’ A VADO LIGURE
Il cittadino si chiederà:
Che cosa ha portato il Sindaco a questa azione, rivelatrice di una sua profonda difficoltà?
Eppure per 5 anni ha giurato che tutto era sotto controllo: grande capacità di affrontare i problemi, di risolverli, di portare a casa gli obiettivi previsti…e oltre!
I problemi alle infrastrutture di collegamento della piattaforma non esistevano o comunque erano in via di risoluzione.
Era trattato con sufficienza e tracotanza chi, come noi, continuava a denunciare pubblicamente rischi e inconsistenza delle dichiarate tutele per la cittadinanza e l’ambiente e, in particolare, aveva mostrato punto per punto le debolezze del nuovo Accordo, con impegni non sufficientemente garantiti.
Ma allora che cosa è intervenuto nel frattempo per far preoccupare il Sindaco?
NON È INTERVENUTO NULLA DI NUOVO.
I problemi ora sollevati erano già a sua piena conoscenza durante la campagna elettorale, mentre proclamava: Vado è una Ferrari!!!
A riprova dalla sua doppiezza si legga il documento seguente, nel quale il Sindaco diffida Autorità Portuale per “pressoché totale inadempimento” a precisi obblighi di interesse per la collettività locale.
leggi qui il testo completo della lettera: Diffida ADSP
Si noti che la data è del 10 aprile ‘19, data in cui il Sindaco Giuliano aveva già aperto il proprio point elettorale!
Nessuno mette in dubbio la fatica di un Amministratore alle prese con progetti complessi, ma IL PROBLEMA CHE NOI SOLLEVIAMO sta nell’uso disinvolto e strumentale delle parole del Sindaco o dei suoi silenzi (vedi il silenzio sull’interramento della piattaforma e quello, più recente, sull’ampliamento della discarica).
Il suo messaggio ha sempre lo stesso significato e lo stesso fine: Cari cittadini, dormite sonni tranquilli che a tutto penso io.
Peccato che i fatti abbiano la testa dura e abbiano costretto il Sindaco a cercare un diversivo: il Commissario!!
Ma non risolveva tutto lei?!
Ora che i vadesi le hanno garantito altri anni di tranquillità, in attesa di valutare come rientrare nei giochi della politica nazionale “salta sulla sedia” e punta il dito verso chiunque non sia lei stessa invocando un commissario che le consenta di schivare responsabilità e conti politici da pagare… Chissà se i vadesi anche questa volta la seguiranno?
Di sicuro il conto più salato di tanta spregiudicatezza e irresponsabilità lo pagherà Vado e non la Giuliano; lei al massimo farà un’altra giravolta.
RICORDATEVI:
QUESTO È SOLO L’INIZIO!