Progetto deposito GNL in territorio del Comune di Bergeggi

La V.I.A. sul deposito GNL

Una vittoria o una sconfitta mascherata?

A distanza ormai di due anni e mezzo dalla prima notizia del progetto, e dopo a una lunga fase di stallo, qualche giorno fa il MASE ha avviato la verifica di assoggettabilità del progetto alla Valutazione di Impatto Ambientale.

Non possiamo che commentare positivamente la notizia perché la procedura garantisce una approfondita analisi del progetto stesso al fine di individuare modifiche/miglioramenti relativamente a specifici aspetti ambientali. Sarà quindi nostro impegno collaborare al raggiungimento di questo obiettivo presentando osservazioni, così come previsto dalla normativa.

Lo faremo perché riteniamo che questo insediamento sia incompatibile con gli indirizzi di governo che abbiamo presentato ai cittadini, con i quali ci siamo impegnati a contrastare nuovi insediamenti industriali ritenuti di dannosi per il nostro territorio, già sufficientemente compromesso.

Lo faremo in particolare perché, se è vero che il progetto è collocato in Comune di Bergeggi, le ripercussioni negative toccheranno decisamente più Vado che Bergeggi, soprattutto per quanto riguarda la parte a terra, visto che il traffico GNL transiterà sulla ferrovia e sulle strade che attraversano la nostra città.

Per questo motivo abbiamo sollecitato l’Amministrazione vadese ad attivarsi in tal senso ricevendo come unica risposta l’invereconda banalità che il deposito sarà collocato in Comune di Bergeggi.

Oggi è quindi Bergeggi a ricoprire il ruolo di “vicino scomodo”: l’aver ottenuto la VIA è obiettivo di ripiego, perché sottintende una sostanziale accettazione del progetto.

Non solo: la VIA non tranquillizza perché comporta, comunque, una attenzione costante affinché le sue eventuali prescrizioni non rimangano lettera morta: vedasi, quale recente e vicino esempio, l’erosione della spiaggia di levante di Vado, e quella incipiente della spiaggia di Savona, in conseguenza della piattaforma Maersk. La previsione era stata indicata in modo preciso dalla VIA regionale, ma nessuno ne ha tenuto conto e così si è avverata.

Lo stesso dicasi per altri eventuali strumenti solitamente utilizzati per perseguire la massima sostenibilità dei progetti: vedasi protocolli d’Intesa e accordi di programma che noi vadesi sappiamo quanto fumo promettono.

Ma anche Bergeggi ne sa qualcosa, visto che ha appoggiato incondizionatamente il progetto piattaforma, nella convinzione che i 5 milioni di metri cubi versati in mare, a due passi dall’Area Marina Protetta, sarebbero stati nascosti agli occhi di residenti e turisti bergeggini dal famoso “ricciolo” da realizzare sul promontorio di Capo Vado: opera finora rimasta sulla carta.

Conclusione

Il lettore si chiederà: a che serve lamentarsi per qualcosa di ormai deciso o quasi?

Serve, anzi è doveroso farlo, per almeno due motivi:

– per ricordare le tante decisioni dissennate prese sulla testa dei cittadini di questo territorio;

– per ricordare che è ancora da decidere il destino dei depositi chimici di Genova, dell’impianto bitume, dell’inceneritore, (forse del rigassificatore?) e che Vado continua ad essere in pole position per ospitare queste opere.

Riflettere su quanto abbiamo scritto potrebbe essere un’utile palestra mentale che ci alleni ad affrontare con maggior cognizione di causa la prospettiva di un eventuale nuovo arrivo non gradito.

@follower Comune Di Vado Ligure #bergeggi #GNL #deposito #valutazionediimpatto

ATTENTATO SULLA PETROLIERA A VADO LIGURE

Stanno via via arrivando notizie più precise sul recente episodio accaduto in porto.

In attesa delle risultanze definitive, vogliamo commentare la dichiarazione di ieri ( https://www.savonanews.it/…/giallo-sui-danni-ad-una… ) di Russo e di Gilardi.

Mentre il sindaco di Savona si è correttamente astenuto da ogni valutazione, in capo ad altre Autorità, il nostro sindaco ha dichiarato che “non ci sono problemi né dal punto di vista ambientale né per le persone”: esempio di totale inadeguatezza a ricoprire il proprio ruolo istituzionale.

Continua, con Gilardi, la politica vadese consolidatasi nei 10 anni di amministrazione Giuliano, secondo la quale è bene che i cittadini siano sempre e comunque tranquillizzati affinché, in silenzio e in ignoranza, lascino lavorare in pace il Palazzo; il quale, di contro, si occupa prioritariamente di trastullarli con manifestazioni ludiche e circensi.

Eppure il fatto solleva interrogativi non tranquillizzanti sul crescere del rischio per le zone ricche di insediamenti industriali, in conseguenza dei nuovi scenari geopolitici.

E dimostra come le tante osservazioni del territorio sul progetto rigassificatore (per limitarci all’ultimo esempio di impianto impattante) non fossero frutto di esagitati terroristi ambientali ma di ragionata conoscenza della realtà, al di là della stretta area locale, vadese e savonese.

Ma ci rendiamo conto che parlare di ragionata conoscenza è obiettivo sconosciuto ai nostri amministratori, incapaci di rispettare i diritti e l’intelligenza di noi cittadini.

POVERA VADO

POVERI NOI

RESOCONTO INCENERITORE SUL NOSTRO TERRITORIO

A cura del prof. Federico Valerio

Alla luce:

– degli obiettivi previsti dal Piano Regionale rifiuti 2021-2026,

– degli effettivi risultati della raccolta differenziata in Liguria.

Il relatore ha dimostrato che, se anche Genova e Savona adottassero il porta a porta come già avviene in tante città capoluogo anche molto grandi, si incrementerebbe la quota di raccolta differenziata  e il ricorso a un impianto regionale di fine ciclo non sarebbe necessario né conveniente.

Il relatore ha altresì illustrato le due tipologie di impianto ipotizzate dalla Regione (WtC Waste to chemical: impianto chimico; WtE Waste to Energy: impianto energetico, cioè inceneritore).

Concludendo che l’impianto chimico ha un minor impatto ambientale rispetto a un inceneritore.; ha però ricordato che l’unico impianto  di WtC, realizzato in Germania,  è stato chiuso dopo qualche anno.

Ha altresì sottolineato che, siccome in natura nulla si crea e nulla si distrugge, anche l’impianto chimico produce scorie e ceneri da stoccare, ossidi di azoto, ossido di carbonio, black carbon, con dimostrati effetti nocivi sulla salute.

@follower #termovalorizzatore #inceneritore #federicovalerio


Qui potete vedere il video dell’incontro:

https://www.facebook.com/share/v/1BxcFZVNWf/


Alleghiamo il pdf della presentazione di Federico Valerio:

Vado2025

 

 

15 Febbraio INCENERITORE SUL NOSTRO TERRITORIO

– Motivazioni: pro e contro
– Confronto tra le due tecnologie previste
(termovalorizzatore o waste to chemical)
– Alternative
– Rischi per la popolazione

INCONTRO A CURA DI
FEDERICO VALERIO
Esperto di temi ambientali,
particolarmente del settore rifiuti

SABATO 15 FEBBRAIO 2025
ORE 17
Sede di Via Garibaldi 7

@follower #termovalorizzatore #inceneritore #federicovalerio

 

10 Febbraio GIORNO DEL RICORDO

10 Febbraio

GIORNO DEL RICORDO

delle vittime delle foibe
dell’esodo giuliano-dalmata
delle vicende del confine orientale

 

«I tentativi di oblio, di negazione o di
minimizzazione sono un affronto alle vittime,
alle loro famiglie e un danno alla coscienza
collettiva».
SERGIO MATTARELLA

I FATTI E LE INTERPRETAZIONI

A CURA DI
FRANCA GUELFI
DOMENICA 9 FEBBRAIO 2025
ORE 17
Sede di Via Garibaldi 7