Resoconto Consiglio Comunale (punto 4)

Lo Statuto del nostro Comune prevede che la designazione del vicepresidente del Consiglio spetti alla minoranza.
Noi non ci siamo avvalsi di questa norma, e quindi non abbiamo ritirato la scheda di votazione, perché sia il presidente che il vicepresidente sono figure non previste per un Comune della dimensione del nostro, dove tale ruolo è correttamente svolto dal sindaco.
Per tale motivo nel 2017 avevamo espresso voto contrario alla modifica dello Statuto che aveva introdotto tali figure.
Le quali, alla luce dell’esperienza ad oggi maturata, si sono confermate nel nostro Consiglio del tutto inutili e, di conseguenza, perfino mortificanti.

Continueremo ad informare sulle posizioni assunte in Consiglio dai nostri consiglieri; in particolare daremo conto delle motivazioni alla base del nostro eventuale voto contrario.

NIMBY SARAI TU!

Il Ministero dell’Ambiente (?) e della Sicurezza Energetica (!!??) pensa a come mettere il bavaglio ai cittadini.

LEGGI QUI ARTICOLO SULLE IPOTESI DI “LEGGE BAVAGLIO” ALLO STUDIO

Noi di Vivere Vado, basandoci sulle nostre esperienze, ci poniamo una domanda: davvero si tratta di localismo VS sviluppo (magari anche etichettato come “green”) o c’è dell’altro?

L’idea che l’opposizione in sede locale ad una qualsiasi “grande opera” o infrastruttura di livello nazionale possa essere solo di retroguardia è sempre più radicata nella “narrazione mainstream” (e -purtroppo – spesso anche nelle aule giudiziarie): l’acronimo anglosassone NIMBY (not in my backyard – non nel mio giardinetto) è diventato il marchio d’infamia col quale marginalizzare e svalutare chiunque tenti di fare una riflessione che non dia per scontata la bontà di tali mega interventi.

Purtroppo la zona di Vado Ligure ha sperimentato più volte in pochi decenni l’efficacia di questa semplice ma efficacissima tecnica di demolizione delle voci discordanti: è accaduto per chi si ha sollevato il tema dell’impatto ambientale della centrale termo-elettrica a carbone, per chi ha provato a impedire il tombamento della rada di Vado per mano dell’Autorità Portuale di Savona e dell’alleanza Maersk-Fincosit; oggi sta accadendo per chi manifesta la sua totale contrarietà all’accettazione del rigassificatore.

Noi siamo convinti che la tutela egoistica del “proprio giardino” abbia poco a che fare con le battaglie ambientaliste di questo territorio, come di quelle di molte altre parti d’Italia: chi veramente non vuole disturbatori nel suo giardino è chi coltiva il potere fine a se stesso o comunque per carriere personalissime, come le cronache spesso confermano.

Al contrario siamo dell’idea che, proprio dal rapporto conflittuale e di confronto aperto sui dati e sugli obiettivi che una collettività si può porre, possono nascere visioni globalmente valide di sviluppo davvero sostenibile.
La partecipazione popolare alle decisioni strategiche è l’unico antidoto alla bulimia del potere: politico ed economico/finanziario.

 

P.S.

… anche a Vado c’è chi – dal basso della sua posizione prona a decisioni prese sempre altrove – cerca di colpevolizzare chi non si adegua alla ottusa visione del “fare per il fare” senza mai rendere conto e valutare seriamente vantaggi e svantaggi complessivi, rimasticando lezioncine apprese da cattivi maestri/e.

 

GILARDI IMBONITORE

RESOCONTO DI MANDATO (2019 – 2023)

 

Il 29 agosto scorso, in seguito alle dimissioni del Sindaco e il conseguente scioglimento del Consiglio comunale, si è altresì sciolto il Gruppo consiliare Memoria e Futuro, nato nel 2014 dall’alleanza elettorale di Vivere Vado con il Partito della Rifondazione Comunista.
Per quattro anni abbiamo rappresentato l’unica voce di dissenso in un Consiglio del tutto Giuliano-dipendente (consiglieri PD e cosiddetti indipendenti) o comunque accondiscendente (consigliere Bovero).
In un periodo di quasi deserto sociale, senza disponibilità di spazi di confronto pubblici e senza alcuna attenzione da parte dell’amministrazione Giuliano, il nostro Gruppo ha cercato di onorare e rendere proficua l’azione di opposizione con azioni di critica ma anche di proposta attraverso interrogazioni, interpellanze, ordini del giorno, tentativi di sensibilizzare l’amministrazione su specifici problemi.
Siamo anche orgogliosi di aver proposto di conferire la cittadinanza onoraria alla Senatrice a vita Liliana Segre, e spiace dover registrare la totale assenza di responsabilità del sindaco, che ha affossato la pratica, aperta nel 2019: i cittadini vadesi sono ancora orfani di una cerimonia ufficiale.
Lo stesso comportamento il sindaco ha messo in atto per un’altra delle nostre richieste, peraltro votata all’unanimità del Consiglio: acquisire dati attendibili sulla situazione occupazionale a Vado, per andare oltre la mera propaganda sulla presunta rinascita economica che Giuliano ci ha propinato in questi anni. A distanza di mesi da quella votazione e nonostante diffida, Giuliano si è decisa a spedire la richiesta in Regione solo qualche giorno prima dell’arrivo del Commissario.
Anche questa un’elusione non grave per la vita dei cittadini, ma di certo significativa dell’assenza di attenzione per quanto un amministratore DEVE garantire ai suoi cittadini.

Parallelamente all’attività di Consiglio, Vivere Vado ha organizzato momenti autonomi di informazione e dibattito politico. Pensiamo ai due convegni nel giardino di Villa Groppallo sull’ampliamento della discarica del Boscaccio nell’estate 2020 ( in periodo di emergenza COVID) e sulle troppe servitù attuali e future in questo mese di agosto 2023; all’attività di informazione tramite il sito, il profilo Facebook e, almeno tre volte l’anno, tramite assemblee pubbliche. Pensiamo soprattutto al lavoro non facile di redigere osservazioni sui nuovi progetti per Vado (potenziamento Tirreno Power, Piano Regolatore Portuale, ampliamento discariche, casello autostradale ); progetti ad elevato impatto di cui si può limitare il danno presentando formali richieste agli Enti preposti.
Al contrario l’amministrazione Giuliano si è ben guardata dal proporre analoghe iniziative istituzionali, limitandosi a chiedere compensazioni.

PROSPETTIVE FUTURE
Ora l’alleanza si è conclusa, e le tre componenti del Gruppo agiranno separatamente. Vivere Vado ha concluso il mandato ribadendo per voce della sua rappresentante Franca Guelfi, la discontinuità con l’amministrazione Giuliano come punto cruciale del suo futuro.
A riprova, ha dato il via alle iniziative contro il rigassificatore ed ha promosso l’avvio dell’ampio Coordinamento che raccoglie moltissime associazioni, Movimenti, partiti, e in cui si è ritrovata con Rifondazione Comunista.
Il terzo membro di Memoria e Futuro, la consigliera Spingardi, ha concluso il mandato lanciando una disponibilità all’alleanza verso ogni forza politica, compresa l’attuale maggioranza. Non ne siamo stupiti.

Auguriamo buon futuro a tutti.
Noi, con l’aiuto dei vadesi disponibili, saremo parte attiva e a testa alta di fronte alle prossime sfide, anche correndo il rischio di essere divisivi.