Consiglio Comunale – 12 marzo 2021

 

 

 

 

Consiglio Comunale – 12 marzo 2021
Per ogni Consiglio Comunale motiviamo il nostro eventuale voto contrario a specifiche delibere.

 

Punto 1: Abbiamo espresso voto contrario perché il Piano economico-finanziario comporterà nel 2021 un rincaro della TARI del 2%; aumento non motivato da alcun intervento di miglioramento del servizio: la città è sporca, il servizio di raccolta lascia a desiderare (i risultati lo confermano), la servitù della discarica non si allenta, anzi. Oggi al danno si aggiunge la beffa dell’aumento (vedi comunicato stampa più sotto)

 

Punto 2: Abbiamo espresso voto contrario perché le poste di bilancio corrispondono alla programmazione annuale dell’Amministrazione, programmazione che abbiamo profondamente criticato nell’impostazione e nelle singole scelte, al momento dell’approvazione del Documento Unico di Programmazione (Consiglio Comunale del 22 febbraio scorso).

Inoltre abbiamo criticato la parità delle spese correnti e di quelle in conto capitale per gli anni 2019 e 2020. Abbiamo auspicato che la previsione del 2021, che prevede un incremento percentuale delle spese in conto capitale, venga rispettata.

 

Punto 3: A differenza delle precedenti occasioni in cui abbiamo votato a favore della Convenzione, in questo caso abbiamo espresso voto contrario per un errore rilevato nella parte motiva della delibera (maggiore quota-parte a carico del Comune di Noli a causa di maggior numero di pratiche relative all’idrogeologico). La maggioranza, pur condividendo la fondatezza della nostra critica, non ha approvato l’emendamento perché avrebbe rallentato l’iter di approvazione della pratica, già votata dal Comune di Quiliano.

Consiglio Comunale – 22 febbraio 2021

Consiglio Comunale – 22 febbraio 2021
Per ogni Consiglio Comunale motiviamo il nostro eventuale voto contrario a specifiche delibere.

 

 

Punto 4

Consulta i documenti:

Interrogazione MeF su illuminazione pubblica – 22dic20

PROT_2150_risposta del Sindaco a interrogazione MeF su illuminazione – 26gen21

Repliche MeF a risposta Sindaco su illuminazione – 22feb21-signed

Punto 5

Abbiamo espresso voto contrario per i seguenti motivi

Il Documento Unico di Programmazione 2021-2023 consente di valutare il grado di realizzazione del programma di mandato del Sindaco.

Il nostro giudizio è stato negativo per i seguenti motivi:

  • La profonda diversità dei due programmi elettorali
  • Il fatto che gran parte delle affermazioni, magari condivisibili di principio, sono rimaste parole non seguite da concrete azioni verificabili. Abbiamo portato alcuni esempi:
  • Le attività culturali e il turismo, che la norma propone con voci ricche ed articolate, restano a livello di affermazioni; l’unica azione attuata è la “Calendarizzazione di eventi e iniziative di intrattenimento e culturali”.

Riguardo a Museo, Biblioteca, Scuola di Musica, UniSabazia, non è previsto alcun obiettivo. Rispetto all’ultima versione del Documento è scomparsa la previsione, peraltro molto approssimativa, del percorso del Museo diffuso. Inoltre si è confermato l’errore del programma elettorale, che tra i musei cittadini ne citava anche due inesistenti: Museo di Archeologia e del Mare.

  • Nella sezione “Aree protette, parchi naturali, protezione naturalistica e forestazione” si parla esclusivamente di verde urbano. Il Parco urbano previsto nel programma elettorale è fermo all’”obiettivo primario: individuare l’area”.
  • Alla voce “Sviluppo economico e competitività”, nonostante i proclami di ripresa economica si cita solo l’Ufficio Commercio, con la gestione efficiente dello SUAP e, di nuovo, il “Calendario annuale di manifestazioni”, unica azione prevista nel “Programma annuale di azioni per il rilancio del tessuto economico”.
  • La priorità su cui la Giunta dice di essere impegnata costantemente, quella della “Vigilanza sulla corretta e tempestiva attuazione dell’Accordo di programma”, è rimasta a livello di affermazione: non è stato indicato neppure un passo avanti.
  • Sul tema “Sviluppo sostenibile e tutela territoriale e ambientale” evidenziamo 2 attenzioni.

Rifiuti: si continua a scrivere “Mantenimento e continuo miglioramento del servizio”, senza alcun impegno programmatico.

Impatti ambientali: le “autorizzazioni/accordi che portino a una diminuzione degli impatti ambientali delle ditte” vadesi, è rimasto lettera morta.

  • Come “Sostegno all’occupazione” il Documento si limita ad elencare tutte le partite del Segretariato sociale.
  • Abbiamo infine ribadito che le molte opere pubbliche in programma (indipendentemente dalla condivisione o no delle scelte) sono possibili grazie alla disponibilità di denaro che arriva in bilancio dalle servitù del territorio (in primis discariche e piattaforma); servitù che l’Amministrazione considera opportunità. Abbiamo aggiunto che fare molto non significa fare bene perché i lavori non possono essere seguiti con la dovuta cura: la lettura trionfalistica del risultato di mandato non è realistica.

Un discorso specifico abbiamo fatto sulle politiche giovanili, riguardo alle quali abbiamo espresso una preoccupazione e presentato una richiesta.

La pandemia ha costretto i ragazzi ad abbandonare la maggior parte delle relazioni sociali, sostituite da comportamenti opposti, volti alla sicurezza interpersonale (mascherine, distanziamento). Molte conseguenze di questa situazione sono già evidenti: diffuse situazioni di fragilità, paure, accumulo di frustrazioni. Siamo convinti che la vita sociale non potrà riprendere spontaneamente ed automaticamente come se nulla fosse accaduto; forse, per un malinteso senso di libertà, si potrà assistere a manifestazioni antisociali: bullismo, vandalismo, dipendenze.

Il nostro Gruppo pensa che sia necessario un percorso di ri-apprendimento di cui dovrà farsi carico un progetto organico, integrato, partecipato da tutte le agenzie educative del territorio e da tutti coloro che ne hanno titolo. Abbiamo chiesto di investire denaro in questo progetto e di avviarlo per tempo: in caso contrario dovremo pagare di più in Servizi Sociali con interventi tampone.

Il Sindaco ha accettato e condiviso la proposta e abbozzato le coordinate di un primo incontro.

Consiglio Comunale – 11 febbraio 2021

 

Consiglio Comunale – 11 febbraio 2021
Per ogni Consiglio Comunale motiviamo il nostro eventuale voto contrario a specifiche delibere.

 

RESOCONTO

 

La discussione del nostro ordine del giorno contro l’insediamento del turbogas è finita come previsto: siamo rimasti soli ad approvarlo, confermando ed arricchendo le motivazioni addotte al momento della presentazione, inviate al Ministero, e facenti capo alla seguente tesi: la concentrazione storica di troppi insediamenti inquinanti prova che la comunità vadese, ben lontana dall’aver sposato il nymbismo, ha già assolto ampiamente la funzione di soddisfare esigenze sovralocali, compresa la transizione energetica con la presenza del turbogas attualmente in esercizio.

Il nostro intervento in aula si è concentrato sulla critica  alla posizione “non pregiudiziale” del Sindaco, che in realtà legittima ad essere letta come posizione del tutto favorevole al nuovo gruppo. Lo dimostrano tre fatti.

  1. Una posizione attendista non esime dal presentare almeno osservazioni, per consentire al Ministero una valutazione il più possibile informata; a valle del parere di VIA un eventuale protocollo o convenzione con l’azienda non avrà la stessa forza delle prescrizioni ministeriali, essenziali per la sostenibilità di un progetto.
  2. Non sempre, sul tema salute, il Sindaco ha aspettato il pronunciamento dei tecnici; a volte ha assunto decisioni autonome, vedi il no a priori sul bitume e sul GNL; a volte le ha assunte contro il parere dei tecnici, vedi il ritiro del ricorso sui dragaggi; a volte ha scelto di dar credito a certi tecnici piuttosto che ad altri, vedi la questione interramento della piattaforma.
  3. Nell’obbligatorio parere inviato al Ministero, il Sindaco ha inserito una citazione del progetto secondo cui i valori delle emissioni in atmosfera “risultano incrementati di una quantità non significativa…”: una scelta nettamente di parte, che va persino più in là di Tirreno Power la quale, in altro passo del progetto, dichiara gli ossidi di azoto come “inquinanti significativi”.

Abbiamo poi contestato lo storytelling dell’attuale buon governo vadese, riferendo i dati reali delle ricadute occupazionali sia dell’area di crisi complessa sia della piattaforma al momento dell’avvio: dati che smentiscono il trionfalismo della Giunta. Abbiamo dimostrato che il fatto che le aree industriali siano tutte occupate non significa un aumento di occupazione.

 

In subordine abbiamo anche rilevato l’inaffidabilità dell’azienda, che non si è accontentata della legittima presentazione del progetto, ma ha aggiunto inesattezze, omissioni, distorsioni: ha millantato l’uscita dal carbone come scelta virtuosa di responsabilità mentre tutti conosciamo il vero motivo della chiusura. Ha millantato occupazione duratura per il territorio benché nel progetto non esista alcuna cifra relativa ai futuri occupati, se si esclude quella legata all’attività di cantiere.

Tirreno Power conferma di essere inaffidabile: non le è bastata la lunga serie di inadempienze alle prescrizioni né l’intervento della magistratura, né il vasto movimento ostile da parte di gruppi di cittadinanza attiva. Può legittimamente realizzare il nuovo impianto? Lo faccia senza inganni e fumosità dimostrando rispetto per la popolazione.

Il Sindaco e la Giunta confermano di non saper difendere i cittadini. Astenersi dal prendere posizione ben sapendo della probabile approvazione da parte del Ministero, è una scelta giustificabile solo dal voler accumulare crediti politici da tutti coloro che sono ben coesi con questa maggioranza a confermare Vado come sentina di ogni servitù e della cattiva politica.

 

Consiglio Comunale – 22 dicembre 2020

Consiglio Comunale – 22 dicembre 2020
Per ogni Consiglio Comunale motiviamo il nostro eventuale voto contrario a specifiche delibere.

 

 

Punto 2:

Trattandosi di pratica di bilancio e per le molte criticità del servizio raccolta rifiuti abbiamo espresso voto contrario

Punto 6:

Trattandosi di pratica di bilancio abbiamo espresso voto contrario

Il bilancio è uno strumento di programmazione di grande rilevanza politica e amministrativa, perché ci dà il quadro dei risultati attesi dall’Amministrazione, in termini di erogazione di servizi e soddisfacimento dei bisogni collettivi.

Poiché esso è correlato al Programma di mandato della maggioranza, profondamente diverso dal nostro per contenuto e approccio metodologico, abbiamo espresso voto contrario, come per tutte le altre pratiche relative al bilancio stesso.

(Questa motivazione è/sarà riportata in tutte le pratiche relative al bilancio)

Punto 7:

abbiamo espresso voto contrario perché il Piano fa sua la cessione a SAT delle quote detenute dal Comune di Vado in Ecosavona, operazione che ha visto il nostro voto contrario ( vedi resoconto Consiglio del 16 novembre). Abbiamo inoltre contestato il mantenimento della partecipazione in IRE: esercizio in perdita ed estrema esiguità della nostra quota, che non consente di promuovere indirizzi di miglioramento

Consiglio Comunale – 30 novembre 2020

 

Consiglio Comunale – 30 novembre 2020
Per ogni Consiglio Comunale motiviamo il nostro eventuale voto contrario a specifiche delibere.

 

 

Punto 2: nostra interrogazione su ILLUMINAZIONE PUBBLICA A VADO LIGURE

Clicca qui per vedere l’INTERROGAZIONE MeF 28.10.2020 illuminazione pubblica

Clicca qui per vedere la risposta Sindaco a INTERROGAZIONE MeF su illuminazione pubblica 18nov20

Clicca qui per vedere la replica MeF a risposta del Sindaco su interrogazione illuminazione pubblica 30nov20

 

Punto 4: Benché si tratti di pratica di bilancio, abbiamo espresso voto favorevole perché si trattava di interventi relativi all’emergenza Covid-19.

 

Punto 5-6-7:  Trattandosi di pratiche di bilancio abbiamo espresso voto contrario

Il bilancio è uno strumento di programmazione di grande rilevanza politica e amministrativa, perché ci dà il quadro dei risultati attesi dall’Amministrazione, in termini di erogazione di servizi e soddisfacimento dei bisogni collettivi.

Poiché esso è correlato al Programma di mandato della maggioranza, profondamente diverso dal nostro per contenuto e approccio metodologico, abbiamo espresso voto contrario, come per tutte le altre pratiche relative al bilancio stesso.

(Questa motivazione è/sarà riportata in tutte le pratiche relative al bilancio)

 

Punto 8: Abbiamo espresso voto contrario perché la Commissione Edilizia pur non essendo obbligatoria ma rimessa alla discrezionalità dell’Amministrazione, è una opportunità che dispiace eliminare.

Comprendiamo le ragioni del caposettore, persona competente ed affidabile, secondo cui la commissione è una complicazione inutile che appesantisce le procedure: è molto più proficua la pratica delle conferenze interne e della commissione per il paesaggio.

Il nostro Gruppo individua invece ragioni contrarie: è sbagliato privarsi di un pacchetto di competenze variegate, che può essere consultato alla bisogna, quando si ritiene utile; e che proprio perché esterno alla macchina comunale può offrire un contributo fattivo. Lo snellimento delle procedure ha sempre due facce: è vero che si acquista tempo, ma si perde il valore del confronto tra i diversi punti di vista.

Se lo strumento non ha funzionato si poteva pensare a una più efficace organizzazione del lavoro o a una sostituzione dei componenti.

 

Il punto 10 è stato ritirato.

 

Consiglio Comunale – 16 novembre 2020

Consiglio Comunale – 16 novembre 2020
Per ogni Consiglio Comunale motiviamo il nostro eventuale voto contrario a specifiche delibere.

 

 

PUNTO 1:

Abbiamo espresso voto contrario con le seguenti motivazioni:

  1. Il prezzo non è adeguato: un aspetto che nel Consiglio del dicembre scorso avevamo detto essere fondamentale

Correttamente il perito ha fatto (e l’ha dichiarato più volte) una valutazione prudente prevedendo nel tempo un aumento del rischio da 0 a 9, ma la conseguenza è che se il rischio non si realizzerà si avrà un bell’aumento di valore del bene a favore del compratore.

Se ad esempio l’ampliamento sarà autorizzato (come appare sicuro dalla posizione del Comune e della Regione, con la conferma del presidente uscente) il futuro valore della discarica sarà molto superiore a quello indicato dalla perizia, con evidente perdita per il Comune.

La perizia stessa osserva: “Ora è evidente come le incertezze autorizzative e normative rischiano di rendere un valore della società EcoSavona ben al di sotto del suo valore potenziale e del suo valore futuro”. Bisognerebbe aspettare di avere qualche certezza in più sul futuro.

  1. Le motivazioni espresse in Delibera sono deboli

– “necessità dell’incremento della partecipazione per il perseguimento dei fini istituzionali dell’Ente”. Non vediamo tale necessità perché il Comune ha già comunque una solida maggioranza in SAT (61,52%)

– “compatibilità della scelta con principi dell’efficacia efficienza e economicità dell’azione”. Non vediamo la ipotizzata integrazione e sinergia con la discarica perché SAT nei suoi Piani industriali non l’ha mai prevista; né crediamo che SAT possa aver ruolo e voce nell’impianto se il socio di maggioranza continuerà ad agire nella massima autonomia come ha fatto fino ad ora con il Comune di Vado. Ad esempio il Comune non ha più avuto un rappresentante nel CdA, ha impiegato fatica e soldi per ottenere il dovuto, ha dovuto assistere impotente al cash pooling dei 17 Milioni di € da EcoSavona a Waste Italia*.

* in realtà abbiamo appurato che i 17 M€ perduti da EcoSavona sono così indicati nella perizia:  8,3 ML€ per cash pooling  + 8,7 ML€ per crediti commerciali.   Resta oscuro da dove provengano questi crediti: smaltimento di rifiuti al Boscaccio a seguito di contratti stipulati con Bossarino?  Tutto regolare o l’operazione ha comportato perdite per il nostro Comune?

– convenienza economica e sostenibilità finanziaria. Con la cessione della partecipazione del Comune i dividendi passeranno a SAT, che come azienda che opera  in house dovrebbe semplicemente raggiungere il pareggio del bilancio.

Anche se SAT non tratterrà i suoi dividendi ma li distribuirà ai soci, per il Comune di Vado sarà comunque una perdita rispetto ad oggi.

Inoltre, a differenza del Comune, SAT dovrà pagare imposta sui dividendi per cui si verifica una perdita netta.

 

Sul piano politico abbiamo ribadito che concordiamo sull’obiettivo di candidare SAT a gestore unico del servizio rifiuti e sull’opportunità di un aumento di capitale, che però si sarebbe dovuto perseguire con denaro fresco dei soci, non a scapito del nostro Comune.

Quella odierna è un’operazione “grossa”, che prefigura un assetto futuro di SAT che riteniamo rischioso: la nuova Società, così ben confezionata, potrà rappresentare un bel bocconcino per gli appetiti di industriali che mirano, senza scrupoli, a far profitto accaparrandosi le utility.

Soggetti che sono presenti sul nostro territorio, e ne conosciamo i nomi: crediamo che SAT non sarà immune da questo rischio.