Consiglio Comunale – 25 giugno 2020

 

Consiglio Comunale – 25 giugno 2020

 

Per ogni Consiglio Comunale motiviamo il nostro eventuale voto contrario a specifiche delibere.

 

 

Punti 2 e 3  all’Odg: Trattandosi di pratiche di bilancio abbiamo espresso voto contrario

Il bilancio è uno strumento di programmazione di grande rilevanza politica e amministrativa, perché ci dà il quadro dei risultati attesi dall’Amministrazione, in termini di erogazione di servizi e soddisfacimento dei bisogni collettivi.

Poiché esso è correlato al Programma di mandato della maggioranza, profondamente diverso dal nostro per contenuto e approccio metodologico, abbiamo espresso voto contrario, come per tutte le altre pratiche relative al bilancio stesso.

(Questa motivazione è/sarà riportata in tutte le pratiche relative al bilancio)

 

Consiglio Comunale – 26 maggio2020

 

Consiglio Comunale straordinario – 26 maggio 2020

 

Per ogni Consiglio Comunale motiviamo il nostro eventuale voto contrario a specifiche delibere.

 

Punti 5-6 all’Odg: Benché si tratti di pratiche di bilancio abbiamo espresso voto favorevole poiché tutte le variazioni riguardavano interventi relativi all’emergenza COVID19.

Punto 7 all’Odg: Trattandosi di una pratica di bilancio abbiamo espresso voto contrario

Il bilancio è uno strumento di programmazione di grande rilevanza politica e amministrativa, perché ci dà il quadro dei risultati attesi dall’Amministrazione, in termini di erogazione di servizi e soddisfacimento dei bisogni collettivi.

Poiché esso è correlato al Programma di mandato della maggioranza, profondamente diverso dal nostro per contenuto e approccio metodologico, abbiamo espresso voto contrario, come per tutte le altre pratiche relative al bilancio stesso.

(Questa motivazione è/sarà riportata in tutte le pratiche relative al bilancio)

Punto 8 all’Odg: Nostra interrogazione sulla situazione di degrado dell’area del Forte San Lorenzo

Interrogazione forte san lorenzo (clicca per leggere)

Risposta interrogazione San Lorenzo (clicca per leggere)

Replica MeF a risposta Sindaco su degrado forte san lorenzo 26mag20 (clicca per leggere)

 

Punto 10 all’Odg: Interpellanza Zonizzazione acustica (clicca per leggere)

Risposta Zonizzazione acustica (clicca per leggere)

di seguito il nostro commento alla risposta ottenuta:

  • Il passaggio di quella zona dalla classe acustica IV alla V era dovuto alla presenza del nastro trasportatore TRV (delibera 50 del Consiglio Comunale del 6/8/2001).

La nostra richiesta era che la zona tornasse in classe IV a seguito demolizione del nastro trasportatore. La risposta tecnica è stata che la semplice demolizione del nastro non modifica in alcun modo la classe di appartenenza. Solo oralmente ci è stato spiegato che quella delibera non era stata ben formulata, che la motivazione era troppo sintetica e perciò la decisione non era rappresentativa della situazione del territorio.

Quindi la nostra richiesta era legittima e il nostro non è stato un errore di interpretazione.

  • Due delle norme citate nella risposta lasciano spazio all’interpretazione perché, da un lato “si devono evitare microsuddivisioni” dall’altro si devono evitare “aggregazioni troppo vaste e poco rappresentative”.

Questa zona del Gheia rimane quindi schiacciata tra due norme; mantenendola in classe V si spezza la sua continuità con l’abitato di Vado e di Porto Vado, che si trovano in classe IV.

A riprova del fatto che la nostra richiesta era volta a dare un segno di tutela minima e non certo a cancellarne le criticità, nella nostra replica abbiamo dato lettura delle caratteristiche della classe IV:

aree di intensa attività umana. Rientrano in questa classe le aree urbane interessate da intenso traffico veicolare, con alta densità di popolazione, con elevata presenza di attività commerciali e di uffici, con presenza di attività artigianali; le aree in prossimità di strade di grande comunicazione e di linee ferroviarie; le aree portuali; le aree con limitata presenza di piccole industrie”.

Come si vede si tratta di una fedele fotografia della zona; la risposta esclusivamente tecnica non è per questo soddisfacente per il territorio.

  • Il Decreto Porti citato nella risposta non c’entra nulla con la nostra interpellanza.

Quando sarà emanato, esentando la zona dai limiti, se ne prenderà atto.

 

 

Consiglio Comunale – 27 dicembre 2019

 

Consiglio Comunale straordinario – 27 dicembre 2019

 

Per ogni Consiglio Comunale motiviamo il nostro eventuale voto contrario a specifiche delibere.

 

Punto 3: La pratica riguarda il passaggio a SAT delle quote del Comune di Vado in EcoSavona: Abbiamo espresso voto contrario con la seguente motivazione:

Benché concordiamo sull’indirizzo della delibera, che intende sostenere e potenziare SAT quale futuro gestore del servizio rifiuti, il problema fondamentale è il prezzo di cessione delle quote, da definire con accortezza affinché Vado non perda valore patrimoniale.

Abbiamo dichiarato che esprimeremo voto favorevole nel momento in cui sarà nota la cifra di cessione, e si riterrà congrua rispetto al valore di mercato.

 

Consiglio Comunale – 23 dicembre 2019

 

Consiglio Comunale – 23 dicembre 2019

 

Per ogni Consiglio Comunale motiviamo il nostro eventuale voto contrario a specifiche delibere.

 

Punto 3: La pratica riguarda una serie di interventi per la messa in sicurezza del territorio, a seguito degli eventi metereologici del novembre scorso.

Abbiamo espresso voto contrario con la seguente motivazione:

Fermo restando il ruolo dei cambiamenti climatici in atto e la prospettiva di peggioramento, che interessano certamente non solo Vado, dobbiamo prendere atto che se il territorio è così mal ridotto esistono anche precise responsabilità politico/amministrative di una Giunta che, oltre a nuovi alleati, rappresenta la continuità con chi ha da sempre governato Vado. È evidente che le misure di prevenzione messe in atto non sono state sufficienti; non è corretto appellarsi sempre all ”evento eccezionale e imprevedibile”.

Abbiamo sottolineato in particolare l’ennesimo crollo della passeggiata a mare ricordando la responsabilità della piattaforma. Si comprendono i cambiamenti climatici, la quantità di lavoro degli uffici comunali e la lentezza della burocrazia, ma il ritardo nel ripristino della passeggiata è inaccettabile: a nulla sono serviti finora muri, muretti, massicciate, ripascimenti; aspettiamo favorevolmente la nuova diga anche se il problema non si annullerà ma si sposterà a levante.

Abbiamo poi rilevato che questo intervento pare rappresentare la messa in sicurezza definitiva del litorale, ma chissà quanto tempo ancora si dovrà aspettare per il ripristino della passeggiata.

Nel frattempo la nostra Spiaggia Libera Attrezzata non è più tale; è ridicolo si chiami ancora Lido Vadese perché questo nome richiama alla mente quella stagione breve di Vado durante la quale eravamo anche noi parte della Riviera di Ponente.

Ci spettiamo che questa Giunta, oltre agli interventi di somma urgenza, metta in atto un Piano di indirizzo che assuma una visione di lungo periodo, almeno fino al 2050, per difendere chi abita questo territorio, preda di troppe golosità, e per tutelare le categorie economiche interessate.

Punti 2-4-5-6-7-8-9-10-11 all’Odg: trattandosi di pratiche di bilancio abbiamo espresso voto contrario

Il bilancio è uno strumento di programmazione di grande rilevanza politica e amministrativa, perché ci dà il quadro dei risultati attesi dall’Amministrazione, in termini di erogazione di servizi e soddisfacimento dei bisogni collettivi.

Poiché esso è correlato al Programma di mandato della maggioranza, profondamente diverso dal nostro per contenuto e approccio metodologico, abbiamo espresso voto contrario, come per tutte le altre pratiche relative al bilancio stesso.

(Questa motivazione è/sarà riportata in tutte le pratiche relative al bilancio)

In particolare:

Punto 6: Addizionale Comunale IRPEF. Come da nostro programma, abbiamo ribadito che l’imposta dovrebbe essere abolita visto che non è legata a specifici servizi per i cittadini e che il bilancio del Comune può contare su entrate molto significative provenienti dalle discariche.

Punto 10: Il Documento Unico di Programmazione è rimasto praticamente invariato rispetto alla delibera di luglio, ragione per cui abbiamo mantenuto il nostro voto negativo con le stesse motivazioni di allora.

Punto 11: Abbiamo sintetizzato così le nostre critiche al bilancio 2020.

  • Le più basse percentuali di stanziamento riguardano proprio quelle voci che sono a fondamento del programma di Memoria e Futuro:

Tutela e valorizzazione beni e attività culturali:      0,93%

Politiche giovanili:                                                     0,46%

Turismo:                                                                    0,30%

  • Manca ogni intervento di miglioramento del sistema di raccolta rifiuti
  • L’elenco dei lavori pubblici in corso è obiettivamente troppo lunga, segno che la quantità continua ad essere privilegiata sulla qualità: i lavori eseguiti non sono curati né controllati a sufficienza
  • Nel bilancio sono previste entrate relative all’ampliamento della discarica (1° lotto). Abbiamo ricordato che il Comune ha accettato il progetto di ampliamento senza aprire bocca ma che questa servitù grava pesantemente sul territorio in termini ambientali. Si porrà un giorno freno all’ampliamento delle discariche qui a Vado?

 

Consiglio Comunale – 22 novembre 2019

 

ATTENZIONE – Il Consiglio del 22/11 discuterà anche una importante pratica “fuori sacco” (ritirata dal Sindaco nel Consiglio del 5/11), questa:

5 – SCHEMA DI ADDENDUM ALLA CONVENZIONE URBANISTICO-EDILIZIA, AI SENSI DELL’ART. 12 DELLA L.R. N. 10/2012 E S.M., PER LA REALIZZAZIONE DI VIABILITA’ RETROPORTUALE E NUOVI VARCHI DOGANALI IN COMUNE DI VADO LIGURE.-

Consiglio Comunale – 22 novembre 2019

 

Per ogni Consiglio Comunale motiviamo il nostro eventuale voto contrario a specifiche delibere.

Punto 2 all’Odg: Trattandosi di una pratica di bilancio abbiamo espresso voto contrario.

Il bilancio è uno strumento di programmazione di grande rilevanza politica e amministrativa, perché ci dà il quadro dei risultati attesi dall’Amministrazione, in termini di erogazione di servizi e soddisfacimento dei bisogni collettivi.

Poiché esso è correlato al Programma di mandato della maggioranza, profondamente diverso dal nostro per contenuto e approccio metodologico, abbiamo espresso voto contrario, come per tutte le altre pratiche relative al bilancio stesso.

(Questa motivazione è/sarà riportata in tutte le pratiche relative al bilancio)

 

Punto 5 all’Odg (quello fuori sacco): Ci siamo astenuti

Premessa: nel 2017 il Consiglio Comunale aveva votato una Convenzione tra Comune ed Autorità Portuale, relativa ad una futura viabilità: l’attuale via Trieste sarebbe diventata ad esclusivo uso portuale e, in cambio, l’A.P. avrebbe realizzato una strada alternativa (collegamento dal MOLO 8.44 alla via alla Costa).

Visti i ritardi accumulati da A.P., il Consiglio Comunale di oggi è stato chiamato a firmare una modifica della Convenzione e un nuovo cronoprogramma, che prevede un percorso provvisorio.

Ci siamo astenuti lasciando alla Maggioranza l’intera responsabilità dell’assenso perché, pur avendo evidenziato molte debolezze nella nuova Convenzione, comprendiamo che siamo in emergenza e che la pratica deve “necessariamente” passare prima del 12 dicembre (data di avvio dell’operatività della piattaforma); infatti, a partire da quella data, via Trieste non condurrà più sull’Aurelia ma terminerà all’ingresso del VIO; cioè servirà solo al traffico portuale.

È perciò interesse di Vado avere una strada alternativa.

Nel nostro intervento abbiamo rilevato quanto segue:

1) Abbiamo corretto alcune informazioni che negli ultimi mesi la stampa locale ha comunicato in modo inesatto:

    1. Nuova via Trieste: a lavori conclusi (ottobre 2022) le due viabilità (urbana e portuale) saranno sì separate ma bisogna tener presente che il nostro porto si trova in area urbana (ad es. la superstrada continuerà ad accogliere le due tipologie di traffico).
    2. Disponibilità parcheggi: mentre la stampa ha dato notizia di nuovi parcheggi per camion come contropartita ottenuta recentemente dal Comune, la delibera conferma che i parcheggi sono più o meno gli stessi già previsti nella delibera del 2017. Anzi, sono stati eliminati 8 stalli per mezzi leggeri; inoltre gli stalli per mezzi pesanti sono scesi da 38 a 35: numeri comunque irrisori rispetto alle potenzialità del terminal.
    3. Nuovo casello: fonti di stampa hanno dato notizie diverse di fine lavori: nel 2023 e nel 2024. In realtà tutto è rimasto ancora come previsto nell’aggiornamento dell’Accordo del 2017: ultimazione dei lavori nel 2022. La data è decisamente risibile, se si pensa che Autostrade deve ancora procedere al rilievo dell’area.

 

2) Abbiamo criticato i motivi addotti da Autorità Portuale per giustificare i ritardi accumulati.

A nostro parere si tratta di maldestri tentativi di salvare la faccia. Infatti parlare di “imprevisto e imprevedibile rinvenimento di manufatti materiali” e di “problematiche ambientali connesse ai terreni e alla falda” non è giustificabile se si conosce appena un po’ la storia del nostro territorio. Abbiamo inoltre affermato che se davvero i motivi del ritardo fossero stati fondati, il Sindaco, ragionevolmente dal suo punto di vista, avrebbe potuto comprendere, trovare  nuovo accordo, rivedere i tempi bonariamente. Invece i rapporti con A.P. sembrano essersi via via guastati e il Sindaco, per ottenere il dovuto, si è dovuta servire di un incarico ad un legale, di una diffida, di una denuncia alla stampa con richiesta di Commissario…

Ben vengano estremi rimedi a mali estremi, ma ciò dimostra che la disponibilità della Giunta vadese verso la piattaforma non è ricambiata: ancora una volta Autorità Portuale non mostra alcun interesse per quanto dovuto a Vado in fatto di mitigazioni e compensazioni dell’opera. Il Comune ne esce sempre sconfitto.

 

3) Abbiamo individuato debolezze nella nuova Convenzione:

    1. Le modifiche apportate al cronoprogramma lo definiscono: “…in modo più rispondente alle necessità delle parti”. Ciò non è vero: il nuovo cronoprogramma risponde solamente alle “esigenze funzionali dell’opera”: il Sindaco avrebbe dovuto far depennare la frase poiché la necessità dei vadesi non è quella di allungare i tempi, ma di ottenere la strada alternativa definitiva al più presto.
    2. Penalità previste in caso di ritardi:
      • Nel Consiglio Comunale del 4 novembre scorso, il Sindaco aveva ritirato questa pratica perché A.P. aveva deciso di svincolare dai ritardi la somma di € 200.000 prevista a favore del Comune. Invece oggi ha dovuto accettare.
      • È rimasta l’ipotesi di un ritardo “superiore al biennio… per l’inizio dei lavori…”; nel caso, è previsto che il Comune possa rientrare in possesso della vecchia via Trieste. Riteniamo che si tratti di un’ipotesi ridicola perché via Trieste non sarà più collegata alla via Aurelia e quindi i cittadini di Vado a che scopo dovrebbero usarla? Arriverebbero solo sino ai cancelli del VIO e dovrebbero tornare indietro.
      • A nostro parere, per i ritardi già accumulati, il Sindaco avrebbe dovuto chiedere, a risarcimento, un’anticipazione dei lavori relativi a porticciolo e cantieristica, che sono progetti autonomi rispetto alla piattaforma e che rivestono un importante interesse collettivo per l’incremento dell’occupazione e per una migliore immagine della nostra città.

Purtroppo la Giunta, pur convenendo su questa proposta, ha ritenuto improponibile fare la richiesta ad A.P.

In Sintesi: dopo aver fatto fuoco e fiamme, il Sindaco si è accontentata di una lettera di A.P. che conterrebbe “rassicurazioni sufficienti” e “delucidazioni che si ritengono satisfattive”; invece abbiamo dimostrato che si tratta quasi esclusivamente di conferme di precedenti delibere/accordi.

Abbiamo chiesto di ricevere spiegazioni al più presto e di essere eventualmente smentiti.

Inoltre abbiamo chiesto che, trimestralmente, il Responsabile di Settore riferisca al Consiglio Comunale in merito all’avanzamento lavori. La richiesta è stata accolta.