FESTA DELLA DONNA
Sabato 8 marzo 2025
presso la sede di Via Garibaldi 7
@follower #festadelladonna #assemblea #viverevado
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A distanza ormai di due anni e mezzo dalla prima notizia del progetto, e dopo a una lunga fase di stallo, qualche giorno fa il MASE ha avviato la verifica di assoggettabilità del progetto alla Valutazione di Impatto Ambientale.
Non possiamo che commentare positivamente la notizia perché la procedura garantisce una approfondita analisi del progetto stesso al fine di individuare modifiche/miglioramenti relativamente a specifici aspetti ambientali. Sarà quindi nostro impegno collaborare al raggiungimento di questo obiettivo presentando osservazioni, così come previsto dalla normativa.
Lo faremo perché riteniamo che questo insediamento sia incompatibile con gli indirizzi di governo che abbiamo presentato ai cittadini, con i quali ci siamo impegnati a contrastare nuovi insediamenti industriali ritenuti di dannosi per il nostro territorio, già sufficientemente compromesso.
Lo faremo in particolare perché, se è vero che il progetto è collocato in Comune di Bergeggi, le ripercussioni negative toccheranno decisamente più Vado che Bergeggi, soprattutto per quanto riguarda la parte a terra, visto che il traffico GNL transiterà sulla ferrovia e sulle strade che attraversano la nostra città.
Per questo motivo abbiamo sollecitato l’Amministrazione vadese ad attivarsi in tal senso ricevendo come unica risposta l’invereconda banalità che il deposito sarà collocato in Comune di Bergeggi.
Oggi è quindi Bergeggi a ricoprire il ruolo di “vicino scomodo”: l’aver ottenuto la VIA è obiettivo di ripiego, perché sottintende una sostanziale accettazione del progetto.
Non solo: la VIA non tranquillizza perché comporta, comunque, una attenzione costante affinché le sue eventuali prescrizioni non rimangano lettera morta: vedasi, quale recente e vicino esempio, l’erosione della spiaggia di levante di Vado, e quella incipiente della spiaggia di Savona, in conseguenza della piattaforma Maersk. La previsione era stata indicata in modo preciso dalla VIA regionale, ma nessuno ne ha tenuto conto e così si è avverata.
Lo stesso dicasi per altri eventuali strumenti solitamente utilizzati per perseguire la massima sostenibilità dei progetti: vedasi protocolli d’Intesa e accordi di programma che noi vadesi sappiamo quanto fumo promettono.
Ma anche Bergeggi ne sa qualcosa, visto che ha appoggiato incondizionatamente il progetto piattaforma, nella convinzione che i 5 milioni di metri cubi versati in mare, a due passi dall’Area Marina Protetta, sarebbero stati nascosti agli occhi di residenti e turisti bergeggini dal famoso “ricciolo” da realizzare sul promontorio di Capo Vado: opera finora rimasta sulla carta.
Il lettore si chiederà: a che serve lamentarsi per qualcosa di ormai deciso o quasi?
Serve, anzi è doveroso farlo, per almeno due motivi:
– per ricordare le tante decisioni dissennate prese sulla testa dei cittadini di questo territorio;
– per ricordare che è ancora da decidere il destino dei depositi chimici di Genova, dell’impianto bitume, dell’inceneritore, (forse del rigassificatore?) e che Vado continua ad essere in pole position per ospitare queste opere.
Riflettere su quanto abbiamo scritto potrebbe essere un’utile palestra mentale che ci alleni ad affrontare con maggior cognizione di causa la prospettiva di un eventuale nuovo arrivo non gradito.
@follower Comune Di Vado Ligure #bergeggi #GNL #deposito #valutazionediimpatto