Ott, 2020
Ma la piattaforma è già declassata
Pubblichiamo una nota di Roberto Cuneo, già Consigliere comunale di Vivere Vado, relativa a recenti notizie sulla gestione della piattaforma portuale.
Leggi l’intera nota: Ma la piattaforma è già declassata.pdf
Lug, 2020
UNA NOTIZIA INQUIETANTE
VADO RADDOPPIA … LE PIATTAFORME CONTAINER DIVENTANO DUE?
Vado raddoppia… Un’altra piattaforma container nei piani del governo? La notizia è scivolata via in un silenzio assordante fino ad ora … noi teniamo alta l’attenzione e vi terremo informati
leggete le ultime righe di questo articolo di IVG …
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RADDOPPIO PIATTAFORMA?
L’8 luglio la testata on line IVG intitolava: ” Italia veloce, quasi due miliardi di euro di interventi nel savonese”.
Nell’ambito dell’articolo un virgolettato informava che il MIT prevedeva, nel bacino portuale di Vado: “un’espansione a mare di 250.000 mq per un nuovo terminal contenitori…”.
Sebbene la descrizione sembri proprio quella dell’attuale piattaforma, la notizia ha generato allarmismo. Infatti tanti cittadini ci chiedono conferma o no della notizia.
Di conseguenza, a margine del Consiglio Comunale di ieri, ho chiesto al sindaco informazioni in merito. Ha risposto che nella tabella delle opere allegata al Decreto tale previsione non c’è. Le ho chiesto una comunicazione ufficiale per allentare le preoccupazioni.
Franca Guelfi
Contestualmente a questo comunicato abbiamo chiesto a IVG di indicarci, se possibile, l’esatta fonte della citazione.
AGGIORNAMENTO 18/07/2020
Rispondendo alla nostra richiesta, IVG ci ha informato di avere chiesto e ricevuto direttamente dal Mit l’elenco dettagliato delle opere previste nel nostro porto: conferma quindi l’autorevolezza della fonte e l’autenticità del documento.
Noi lo abbiamo trovato in rete (def 2020 interventi a sv e vado), citazione compresa così come riportata da IVG: la lettura ragionata del contesto ci ha però convinto, senza ombra di dubbio, che SI TRATTA PROPRIO DELLA ATTUALE PIATTAFORMA.
Giu, 2020
EMISSIONI ACUSTICHE CAUSATE DALLE OPERAZIONI PORTUALI A PORTO VADO
EMISSIONI ACUSTICHE CAUSATE DALLE OPERAZIONI PORTUALI A PORTO VADO: UN BELL’ACCORDO NON SI NEGA A NESSUNO
Vi proponiamo alcune considerazioni sull’articolo di IVG dell’11 giugno scorso, sul problema delle emissioni acustiche causate dalle operazioni portuali.
SCARICA QUI IL PDF DELL’ARTICOLO IVG 11giu20 accordo rumori porto
- Poiché il nostro Movimento è figlio di quel Comitato Vado Vuole Vivere che per primo contestò la piattaforma portuale, accogliamo sempre favorevolmente ogni segnale di impegno attivo dei cittadini per la soluzione dei problemi del territorio.
Nel contempo fa sorridere (si fa per dire) il fatto che il Comune di Bergeggi si lamenti del porto, visto che in questi vent’anni ha sempre votato a favore di tutte le decisioni prese in Comitato Portuale e relative al bacino di Vado.
Tanto… loro erano dietro la curva…
Ricordiamo la sola voce di Claudio Pasquarelli che ha cercato di farsi sentire: invano.
- È vergognoso che si siano dovute aspettare rimostranze di cittadini e accordi di Amministratori per attuare “interventi infrastrutturali” considerati “di lieve entità”.
- Solo chi non sa nulla del porto di Vado può rallegrarsi della volontà di “limitare l’utilizzo del Terrapieno Sud, la cui maggiore vicinanza dell’abitato ha determinato rimostranze”.
L’abitato citato è quello di Bergeggi, ma quello che si toglie di là – spiega l’articolo – sarà spostato nella fascia di retroporto, contigua all’abitato di Porto Vado, che non sarà certo tutelato dalle barriere fonoassorbenti.
- Ridurre l’impatto del trasporto su gomma è un obiettivo che da sempre sottoscriviamo.
Ma che dire dei mugugni dei cittadini di Vado centro che, abitando lungo la linea ferroviaria, sopportano stupiti il passaggio del traffico container? Purtroppo sono quelli che, bontà loro, hanno creduto alle parole degli Amministratori: il traffico scavalcherà la città… eliminati i passaggi a livello del centro città.
Tutte falsità date a bere ai cittadini meno attenti.
La piattaforma c’è, molti l’hanno voluta ed imposta alla cittadinanza senza risparmiare bastone e carote (più il primo che le seconde), molti hanno preferito credere ed obbedire piuttosto che combattere.
Ora è bene prendere coscienza che chi ha sacrificato la città non sa e non può difenderla da chi a palazzo San Giorgio pensa di poter gestire un territorio abitato come fosse un molo.
Mag, 2020
La tormentata storia d’amore e di guerra tra Giuliano e Signorini continua…
Il 16 maggio il Secolo XIX pubblica una intera pagina dedicata al porto di Vado… curiosamente i tre pezzi vanno sotto il richiamo “allarme coronavirus”… vorrà dire che ritardi e problemi raccontati negli articoli hanno una causa precisa… la pandemia!
Pensavamo di aver visto tutto ma ecco che Il virus ha preso il posto delle “eccezionali mareggiate” e degli “eventi calamitosi” degli ultimi anni come colpevole di ogni ritardo ed inefficienza dei nemici/amici Giuliano Signorini che nel frattempo continuano sul consolidato copione la loro commedia:
Il Sindaco “sbotta e picchia i pugni sul tavolo”, Signorini abbozza e arriva prontamente qualcuno dall’alto a far da paciere … fino alla prossima sceneggiata
Leggendo il Secolo del 16 maggio infatti ci prende una strana sensazione di deja vù… guardate un po’ qui i precedenti episodi della telenovela (e forse qualcuno ce lo siamo dimenticato…)
A settembre 2019 la Giuliano invocava un commissario per la mobilità legata alla piattaforma:
https://www.viverevado.it/il-sindaco-si-smarca/
ma poi ci si era trovati tutti (Toti, Signorini e la Giuliano) intorno ad un tavolo in quel di Vado per siglare accordi e fare la pace,
ancor prima (era gennaio 2019) si era rivolta ad un avvocato per ottenere il rispetto degli accordi… ma poi il governo l’aveva rassicurata:
https://www.viverevado.it/giuliano-chiama-rixi-risponde/
PER QUANTO ANCORA DOVREMO SORBIRCI QUESTA SCADENTE COMMEDIA? POTREBBERO ALMENO FARE UNO SFORZO DI FANTASIA PER STUPIRCI…