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Ecco il nostro commento per comprendere appieno la su-riportata Ordinanza:
Il Sindaco di Vado Ligure ordina “AUTORITA’ DI SISTEMA PORTUALE DEL MAR LIGURE OCCIDENTALE – Sede di Savona” di procedere senza ulteriori indugi ai lavori per il ripristino delle condizioni di sicurezza delle foci e tombinature (TORRENTE SEGNO, RIO VALLETTA, RIO S.ELENA, RIO S.NICOLÒ).
Nel farlo il Sindaco si appella all’Accordo di programma sulla piattaforma, che lui stesso ha aggiornato a fine 2017, sostenendo che non dava sufficienti garanzie a Vado.
Vivere Vado ha appoggiato questa decisione del Sindaco, che poi ha sbandierato il nuovo testo come suo successo personale in numerose interviste, in dichiarazioni stampa, in interventi in Consiglio Comunale; l’obiettivo era quello di tranquillizzare i cittadini sul loro futuro, illuminato dalla piattaforma.
Noi abbiamo invece fermamente denunciato, dati oggettivi alla mano, che il nuovo testo era persino peggiorativo rispetto a quello del 2008, e che molte delle cosiddette garanzie non erano affatto garantite.
Evidentemente avevamo ragione.
Oggi l’Ordinanza del Sindaco mette finalmente nero su bianco ciò che tutti a Vado sanno o sospettano:
1) Per Vado l’Autorità Portuale non è un alleato fidato ma una controparte da cui guardarsi, che ha interesse non a difendere la città, ma esclusivamente a tutelare il proprio potere sfruttando il valore economico del nostro mare e del nostro territorio.
Il Sindaco se ne accorge solo oggi: “Considerato che ad oggi, dopo innumerevoli riunioni e contatti, e dopo lunga corrispondenza non risultano neppure ancora messi a gara i lavori citati ed alla ragionevole preoccupazione in merito al rischio di non poter godere del finanziamento Europeo per la messa in sicurezza del torrente Segno, per scadenza dei termini…“
2) Per ora lo splendido sviluppo che la piattaforma promette non si vede; le conseguenze negative sì.
Anche il Sindaco comincia a vederne qualcuna: ” … il materiale (sabbia) depositato alla foce dei torrenti Segno, del rio Valletta, del rio sant’ Elena e nel tratto tombinato del rio San Nicolò è sicuramente riconducibile al repentino cambiamento delle correnti marine determinato dalla presenza della piattaforma, come peraltro atteso dagli studi previsionali dell’opera…“
“…già si sono registrati allagamenti nella zona di Porto Vado denominata Gheia… a causa della presenza dei cantieri del Sovrappasso e del passante Ferroviario le cui acque meteoriche di dilavamento non erano ben regimate.“
NB.: Non sono citati il crollo della passeggiata e i danni alla Spiaggia Libera Attrezzata.
Infine qualche domanda.
Alla luce dell’Ordinanza possiamo davvero stare tranquilli che Autorità Portuale manterrà tutti gli altri impegni contenuti nell’Accordo?
- Provvederà al ripascimento spiagge?
- Realizzerà a regola d’arte la nuova via Trieste?
- Demolirà i vecchi pontili?
- Realizzerà il sistema di ricambio acque alla radice della piattaforma?
- Sistemerà la spiaggia in radice della piattaforma?
- Realizzerà il sistema di protezione acustica del parco ferroviario?
- Concederà al Comune le aree demaniali marittime?
- Realizzerà le opere del Master Plan?
- Si impegnerà per gestire il problema del traffico della sosta dei camion e del parcheggio dei container vuoti?
Certo domani (la stagione delle piogge è vicina) il Sindaco potrà ben nascondersi dietro la sua ordinanza per non pagare eventuali danni derivanti da incauti accordi.
Ma i Vadesi … loro non avranno molti ripari.