VIVERE VADO PARLA CHIARO

DOPO I NOSTRI RECENTI INTERVENTI PUBBLICI LEGGIAMO OGGI SUI GIORNALI LOCALI NOSTRE “PRESUNTE” PAROLE TRA VIRGOLETTE E PRECISIAMO CHE:
VIVERE VADO sta dalla parte dei cittadini che non vogliono più fare le pedine passive in un gioco che fa vincere solo pochissimi, Le nostre prese di posizione pubbliche e consultabili su sito e pagina fb non sono per “fare le barricate” contro i cassoni a Vado ma sono contro un modo di intendere la gestione della cosa pubblica come una questione privata di un comitato d’affari (al quale la Sindaco Giuliano si gloria di appartenere). Inoltre queste nostre posizioni non sono espressione di Memoria e Futuro che è il gruppo consigliare di cui facciamo parte ma che non ha ancora espresso una specifica posizione sulla questione.
AGGIORNAMENTO 16 MAG 23 – PUBBLICATE NOSTRE PRECISAZIONI SU IL SECOLO XIX E LA STAMPA

SAVONA&VADO PORTS FORUM … PER POCHI

CONVEGNO A PORTE CHIUSE A SV – CONVEGNO APERTO A TUTTI A GE

Oggi 12 maggio, nella prestigiosa cornice del Priamar, si è tenuto un convegno sullo sviluppo del porto e retroporto di Savona e Vado. (qui un resoconto giornalistico)
Si legge che è prevista la “Partecipazione esclusivamente ad invito”.
Che cosa temono gli organizzatori? Che qualcuno intervenga a rovinare la festa?
Eppure il tema del retroporto è di grande interesse per noi vadesi, perché l’amministrazione comunale, sempre al riparo dall’opinione pubblica, non ha posto alcun limite all’espansione di queste aree, lasciando libertà al prossimo Piano Regolatore Portuale di fagocitare l’abitato.
Solo Vivere Vado ha presentato in tal senso osservazioni al Piano.
Ci chiediamo se, nel silenzio di chi ha appoggiato questa amministrazione, fermenti qualche sussulto di dignità.
Meglio il programma di domani 13 maggio a Genova dove si è organizzata dal basso una pubblica occasione di discussione sul futuro del porto di Genova che inevitabilmente riguarda da vicino anche noi del ponente
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AGGIORNAMENTO 20 MAG 23
Qui sotto leggi un commento interessante inviatoci da un nostro lettore a proposito del protagonismo della Capitaneria di Porto e pubblicato sul nostro profilo FB il 20 mag 23

QUANTE VOLTE IL SINDACO SI VENDERÀ ANCORA VADO?

Leggi qui Articolo de LA STAMPA 10MAG23

Senza entrare nel merito dei “cassoni sì cassoni no” (ne abbiamo già parlato qui), la dichiarazione del sindaco riportata dai giornali di oggi, conferma la sua sfacciata capacità di falsificare la realtà.
Giuliano sostiene che:
1.       ” I sindaci e la collettività hanno sempre discusso e valutato“. NON È VERO.
Nella storia di Vado l’unico confronto con i cittadini si è avuto sulla piattaforma; una consultazione popolare prima strappata a forza dalle mani di Giacobbe e Giuliano grazie alla pressione cittadina, e poi disattesa nel risultato, ad opera degli stessi.
Durante i suoi mandati Giuliano ha continuato a decidere in totale autonomia, salvo accordarsi direttamente con i proponenti, ben lontana dalla collettività.
Questi gli esempi più eclatanti:
– l’interramento della piattaforma
– l’ampliamento delle discariche Boscaccio e Bossarino
– la posizione sul potenziamento di Tirreno Power
– la chiusura di via Sabazia
2.       ” Serve un protocollo preciso“.
Giuliano la racconta a suo modo, ma noi ricordiamo che:
– Con l’accordo del 2008, aveva spacciato per “garantito il rispetto di ogni singolo impegno”   attraverso una campagna di rendering  e banchetti pubblicitari
– Nel 2018 sull’aggiornamento dello stesso accordo dichiarava: ” Rivendichiamo la ridefinizione dell’accordo di programma che porta, grazie alla nostra proposta, precise garanzie temporali ed economiche per la puntuale definizione degli interventi…” .  E ancora: ” da un confronto politico si è sceso a un livello tecnico “.
Evidentemente le garanzie non erano tali se oggi Giuliano mette sul piatto “gli ultimi interventi previsti dall’Accordo”
3.       Dei “benefici per il territorio” così come intesi da Giuliano, conosciamo solo le compensazioni monetarie e la sua carriera.

Non sappiamo quante volte venderà ancora Vado per acquisire potere e considerazione ma di certo sappiamo che a pagare saranno i vadesi.

AVANTI C’E’ POSTO … A VADO LIGURE

23 anni fa, il comitato Vado Vuole Vivere aveva avvertito i cittadini: “Attenzione: la piattaforma ci ridurrà come Pra’ “.
Ci stiamo avvicinando a grandi passi a quello scenario: sul deposito portuale di Gas Naturale Liquido il sindaco valuterà le implicazioni per il nostro territorio solo dopo il pronunciamento di Bergeggi; ma le implicazioni per Vado sono già chiare perché le cisterne transiteranno lungo le nostre strade e lungo la linea ferroviaria, cioè nel centro abitato. Sui CASSONI che devono essere costruiti per la diga di Genova ma che il ponente genovese rifiuta, il nostro sindaco ha già dato disponibilità a Rixi e a Toti per costruirli a Vado.
Ora tutti tacciono perché temono le orecchie tese del sindaco, ma siamo certi che tra qualche anno anche Vado, come Pra’, uscirà dal torpore e scenderà in piazza contro l’ennesima servitù che farà traboccare il vaso troppo pieno.
Questo non preoccupa chi ci governa: quel giorno, sazio di potere e di cemento, si sarà già sistemato in più accoglienti località vicine.
Per chi ha buona memoria ed un po’ di anni alle spalle, la Storia di Vado insegna.

LA NUOVA DIGA DEL PORTO DI GENOVA: ALTRA GRANDE OPERA FINE A SE STESSA

LA LETTERA APERTA DEL PROF. SILVA

L’ARTICOLO SU SHIPPING-ITALIA

Anche a Genova gli alfieri del “fare ad ogni costo” amano solo i tecnici che danno loro ragione.

Un plauso al prof Silva che argomenta il suo dissenso mettendoci la faccia e ci aiuta a svelare l’ennesimo progetto basato solo sulla convenienza di chi costruisce le “grandi opere” senza alcun riguardo per l’utilità e la tutela degli abitanti che con tali opere devono convivere. Anche a Vado molti bravi tecnici si sono spesi nell’ultimo ventennio per arginare la furia costruttrice dell’Autorità Portuale e dei politici complici … auguri a Silva e soprattutto ai genovesi di maggior fortuna di quanta ne abbiamo avuta a Vado. Non si tratta di volere una ipotetica “decrescita felice” (sì quella che fa schifo al Sindaco di Vado) ma di non accettare supinamente un modello di sviluppo basato sull’assioma “costruire di più e a maggior costo è giusto e bello”

CASSONI A VADO – PARLA LA GIULIANO MA TOTI E’ STATO MOLTO CHIARO

IL PREZZO LO STABILISCE LEI
IL CONTO LO PAGA VADO.
Il Sindaco Giuliano ripropone il suo collaudatissimo schema.
Finge di poter contrattare ma Toti ha già chiarito che Vado dovrà “razionalmente” mettersi a disposizione.
Un accordo tra loro lo troveranno senz’altro ma i cittadini sono fuori da questo confronto.
Vivere Vado, scendendo in piazza con i comitati del ponente genovese (Comitato Pegli Bene Comune Comitato Palmaro Comitato Val Varenna Comitato Lido di Pegli, Comitato Noi di Pra’, Comitato Quartiere di Multedo), ha già chiarito che sta dalla parte dei cittadini che non vogliono più fare le pedine passive in un gioco che fa vincere solo pochissimi.
LEGGI L’INTERVISTA ALLA SINDACO GIULIANO SU REPUBBLICA DEL 29 MARZO 23
E LE DICHIARAZIONI DI TOTI SU ILSECOLOXIX DEL 28 MARZO 23
AGGIORNAMENTO DEL 03 APRILE 2023: