ALTRE NOTIZIE SULLA DISCARICA DEL BOSCACCIO

Boscaccio uno scenario sempre più intricato.

Ieri le cronache locali riportavano la preoccupazione per presunti ritardi nell’approvazione del progetto di ampliamento della discarica per non meglio precisate lentezze burocratiche… “non politiche” precisa l’articolista che poi riporta solo il parere di Monica Giuliano.
Oggi nell’articolo di MarcoPreve su Repubblica troviamo in fila tutta una serie di possibili spiegazioni e approfondimenti che riescono a dare una interessante ed inquietante lettura d’insieme.

Vale la pena leggerlo… anche per il Sindaco di Vado.


QUALCHE OSSERVAZIONE SULLA RICHIESTA DI RADDOPPIO DELLA DISCARICA AL BOSCACCIO

L’ampliamento sarà a breve un dato di fatto. Non finga timori Ecosavona: Toti è perfettamente d’accordo col PD di Arboscello. Completa il trio il nostro Sindaco che, rappresentante di entrambi gli schieramenti, si è ben guardata dal porre vincoli all’operazione.

https://www.ivg.it/2022/03/discarica-del-boscaccio-a-vado-ligure-si-avvicina-il-via-libera-per-lampliamento/

Quindi nessuno si illuda che l’ampliamento non passi; tutt’al più sarà accolta qualche osservazione delle associazioni ambientaliste.
L’ampliamento toglie le castagne dal fuoco a gran parte degli amministratori liguri e garantisce lauti guadagni ad Ecosavona. Peggiora il quadro la delega a tecnici “super partes” della nascente Agenzia regionale rifiuti che – come già detto – allontana dal controllo dei cittadini le scelte più critiche

Vado – come troppo spesso accade ed è accaduto – pagherà il prezzo: un rio sarà spostato, una vallata sarà riempita di rifiuti con conseguenze note, la storia si ripete peggiorando e la nostra città è sempre più lo “sgabuzzino” dell’intera regione.

Qui trovate i dettagli del progetto originario presentato dai progettisti

[serata informativa del 4 set 2020 organizzata da Vivere Vado  sull’ampliamento]

NB: In quello ora in approvazione sono ricompresi i due lotti che in prima istanza erano stati separati.

La Giuliano contempla il Masterplan in stallo ma … racconta il miracolo immaginario

Nell’articolo => IVG-07feb22-piano-portuale-il-sindaco-giuliano

il Sindaco riconosce lo stallo sulle opere del masterplan (nuova darsena, area urbana e cantieristica).

Parla invece di accelerata sul fronte viario e sulla messa in sicurezza del torrente Segno.

Il nostro commento

  • Sul fronte viario dov’è l’accelerata? Non sono ancora ripresi i lavori di adeguamento della strada di scorrimento. Le ultime notizie informano che i cantieri possono ripartire “grazie alla procedura semplificata prevista dal Decreto sul ponte Morandi”. (La Stampa, 4/2/2022) In realtà il Decreto era già vigente al tempo del primo cantiere, fatto che non ha impedito la sospensione dei lavori.

 

 

  • Riguardo alla messa in sicurezza del torrente Segno, il Consiglio Comunale del novembre scorso ha espresso parere positivo sullo spostamento dall’alveo delle tubazioni Petrolig ed Esso.

È  certamente un passo avanti verso la messa in sicurezza del torrente, ma Memoria e Futuro, Gruppo consiliare cui Vivere Vado appartiene, ha votato contro perché il nuovo percorso delle tubazioni non si collegherà direttamente alla piattaforma ma al vecchio pontile Petrolig, che avrebbe dovuto essere abbattuto nel quadro del “riordino” della rada. Questo era negli accordi firmati nel 2008 dal Sindaco Giacobbe e disatteso nel 2018 dal Sindaco Giuliano, che ha accettato la demolizione “parziale” del pontile.

Inoltre il percorso scelto comporta l’attraversamento del piazzale San Lorenzo, di proprietà comunale, costituendo così un’importante servitù che può comprometterne un futuro utilizzo. L’Amministrazione ha riconosciuto tale servitù ma si è limitata a “raccomandare” di valutare un percorso alternativo in fase di progettazione esecutiva.

Siamo convinti che la raccomandazione sia uno strumento del tutto insufficiente, e che non ci sarà nessuna modifica del percorso stante il fatto che, finora, è stata sempre l’Amministrazione ad adattarsi ai voleri altrui.

Quindi questa delibera da un lato va nella direzione di salvaguardare la sicurezza dei cittadini, dall’altro compensa con una nuova servitù e l’ennesima marcia indietro sulle garanzie di sostenibilità del progetto piattaforma.

Per il Sindaco si tratta di un dettaglio rispetto alla messa in sicurezza del Segno, obiettivo che mai nessuno sino ad oggi era riuscito a raggiungere.

Vivere Vado non riconosce alcun miracolo, solo un rincorrere i problemi mettendo delle pezze che dovrebbero smantellare l’eventuale residua credibilità di questa Amministrazione.

 

BUONE NOTIZIE

MOLTI RICORDERANNO CHE …
circa un anno fa, a fine 2020, incombevano su Vado due progetti che avrebbero costituito altrettante ipoteche sul suo futuro:
– L’ampliamento della discarica del Boscaccio
– Il potenziamento della Tirreno Power (raddoppio del gruppo a metano).
Vivere Vado, come altri soggetti locali e non, si era attivata per contrastarli, convinta che le servitù vadesi avessero già superato il limite di tollerabilità (molte infatti sono state le nostre osservazioni presentate alle autorità preposte a dare le autorizzazioni e – per l’ampliamento della discarica – unici, abbiamo organizzato una giornata di presentazione e discussione pubblica sul progetto).
Da parte sua invece, l’Amministrazione comunale si è ben guardata dal prendere le distanze: colpevolmente tacendo sull’ampliamento, altrettanto colpevolmente arrampicandosi sugli specchi dello “sviluppo” e della mancanza di competenze tecniche capaci di valutare il progetto di Tirreno Power; in Consiglio Comunale tutta la maggioranza ha difeso la foglia di fico del metano pulito e della transizione ecologica.
(N.B.: L’ampliamento del Boscaccio non è stato discusso in Consiglio Comunale)
Oggi, a distanza di un anno, i due progetti sono al momento accantonati:
– A metà maggio 2021 Tirreno Power ha ritirato il progetto, che era al vaglio del Ministero. Non sono note le ragioni.
– In data 23/12/2021 il settore VIA della Regione ha archiviato il procedimento relativo all’ampliamento del Boscaccio poiché il proponente non ha dato riscontro alle verifiche richieste.
È possibile che qualcosa si riaffacci all’orizzonte, ma per il momento prendiamo felicemente atto delle BUONE NOTIZIE.
AGGIORNAMENTI 5 FEB 22 :

Sono passati pochi giorni ed ecco che, puntualmente, si ripropongono (come un pasto indigesto) le idee di sfruttamento del territorio vadese … ECOSAVONA ha infatti ripresentato la richiesta di autorizzazione all’ampliamento della discarica del Boscaccio che sembrava aver abbandonato.

Noi di VIVERE VADO riprendiamo il lavoro di analisi puntuale del progetto per tutelare il nostro territorio registrando il solito silenzio assordante della Giunta Comunale Vadese.

GIULIANO VITTIMA?

La Giuliano vittima di un attacco sessista?

Se il fatto fosse veramente accaduto basterebbe togliere il punto di domanda e avremmo pronto un comunicato di solidarietà di quella che è sì una avversaria politica non una nemica da abbattere a tutti costi.

Noi di Vivere Vado l’abbiamo più volte attaccata pubblicamente mettendola di fronte alle sue responsabilità, rinfacciandole le sue bugie quando potevamo dimostrarle e abbiamo usato anche toni molto aspri ma senza mai usare argomenti che non fossero prettamente inerenti la sua azione politica ed amministrativa.

Tuttavia leggendo su Uominiliberi il pezzo (http://www.uominiliberi.eu/monica-giuliano-rispondi/) in cui le si chiede conto delle sue recenti sparate sulla “fine della crisi” a Vado e la sua reazione a mezzo Facebook con allusioni e mezze parole (senza mai citare l’oggetto della sua denuncia) si fa davvero fatica a capire in che modo la Giuliano possa essersi sentita vittima di un attacco sessista.

Il Blog di Uominilberi spesso va sopra le righe e le spara grosse – non lesina quasi mai attacchi e critiche anche grossolane (noi di Vivere Vado ne sappiamo qualcosa …) ma questa volta la domanda posta alla autodichiarata fautrice del rinascimento Vadese era molto chiara e non inquinata da sottotesti dispregiativi; anche la foto a corredo del pezzo era in qualche modo ufficiale essendo stata tratta da una intervista  (non era certo stata rubata da un paparazzo) https://brusselsdiplomatic.com/2019/08/30/embracing-china-italian-port-regains-shine/?fbclid=IwAR1fy3OguhRuoJkBoYhew1Svjkxq4cxQGn0bsXYEaxuzKscaU_zZPMW9ZOA

Consultando la pagina facebook della Giuliano per capire meglio l’oggetto di tanta reazione, ci è toccato anche leggere l’illuminato intervento di Vaccarezza (sì proprio lui …) ed il commosso ringraziamento della “vittima” ad Angelo “grande uomo”, oltre a decine di commenti che si scagliano contro i presunti “omuncoli” additati dalla loro Illuminata Leader al pubblico ludibrio.

Sembra a noi evidente che la Giuliano non si sia difesa da un attacco sessista.  Semplicemente – essendo stata sollecitata a dar conto delle sue affermazioni sulla presunta fine della crisi economica a Vado – ha pensato bene di sollevare un bel polverone sicura di ottenere acritico sostegno dai suoi e conformistico silenzio dagli altri.

Una scelta davvero cinica e poco rispettosa delle donne e degli uomini che considerano la parità di genere un tema molto serio e delicato; spiace che a farne uso spregiudicato sia una figura istituzionale che dovrebbe rappresentare la comunità e non aizzarla per opportunismo.

Essere donna non la esenta dal rispondere alle critiche sul suo operato.

Se poi ci fosse sfuggito l’attacco sessista e la Giuliano volesse chiarire a cosa si riferiva in concreto saremmo pronti ad esprimerle il nostro sostegno.

Vivere Vado                                                                                                                                                      7 febbraio 2021

Note a margine del premio PIMBY GREEN al Comune di Vado Ligure

Leggendo “Il Secolo XIX” di oggi ritroviamo la notizia (già circolata nei giorni scorsi) della premiazione del Comune di Vado Ligure (nella persona del Sindaco Giuliano) da parte di FISE-Assoambiente  (Associazione di Imprese dei Servizi Ambientali) col premio PIMBY GREEN, nell’articolo di oggi ci sono alcuni dettagli delle motivazioni che ci hanno fatto riflettere:

I Vadesi e gli abitanti del circondario colpito dai fumi della centrale elettrica ENEL  e poi TIRRENO POWER ricordano bene che – nonostante le coraggiose lotte di molti ambientalisti – solo la chiusura delle unità a carbone disposta dalla magistratura nel 2014 ha interrotto decenni di deliberato inquinamento prodotto da un utilizzo di sistemi produttivi ben al di sotto delle “migliori tecnologie disponibili”.

E ricordano anche la classe politica ligure che ha coperto politicamente gli inquinatori. Ora gli inquinatori per bocca di AssoAmbiente chiudono il cerchio premiando la classe politica che li ha protetti e che gli consente di rimanere sul mercato con una nuova verginità green. La Giuliano ritira il premio e incassa visibiità mediatica unendosi alla lunga schiera dei complici con il suo silenzio; probabilmente sa di poter ricevere altri premi (anche più consistenti di una targa) per aver tombato la Rada di Porto Vado o per aver moltiplicato le discariche di rifiuti sul territorio del molto disponibile comune di Vado … sempre per il “bene comune”… naturalmente.

Sia chiaro che la nostra è una accusa ad una politica di sfruttamento dissennato del territorio senza le dovute garanzie, quanto alle responsabilità penali tocca alla magistratura dirci chi dovrà rispondere delle devastazioni ambientali.

 

AGGIORNAMENTO 30 SET 2020:

L’ALTRA FACCIA DEL PREMIO PIMBY… Finalmente anche i sindacati (dopo gli EVVIVA dei giorni scorsi) mettono in evidenza che il modello di sviluppo vadese appena premiato lascia indietro molti https://www.ilsecoloxix.it/…/tirreno-power-pronta-a-18…