Richiesta miglioramento del Servizio di derattizzazione

Signor Sindaco
p.c. Architetto F. Rocca
Responsabile Settore Lavori Pubblici

Oggetto: richiesta miglioramento del Servizio di derattizzazione

Gentile signor Sindaco,
crediamo siano giunte anche a lei segnalazioni circa il notevole incremento in città della presenza di topi e ratti nel corso dell’ultimo anno: ormai il loro avvistamento è giornaliero e non solo durante le ore notturne; le zone interessate sono quelle in prossimità dei grandi cantieri aperti: zona Ponte Baliscia e via Sabazia (soppressione passaggio a livello e nuova Scuola Media).
In previsione della non imminente chiusura di tali cantieri, crediamo necessario un impegno dell’Amministrazione affinché si adoperi per arginare il fenomeno nelle modalità che riterrà opportune.
Un impegno in tal senso potrà giustificare altresì una contestuale ordinanza di intervento indirizzata ai privati, affinché assumano la propria parte di responsabilità per il tamponamento del problema.
Confidando nella condivisione della nostra valutazione e quindi in un favorevole accoglimento della nostra istanza, porgiamo distinti saluti.

Gruppo Consiliare
Vivere Vado

Resoconto Consiglio Comunale 20 Dicembre 2024

Abbiamo espresso voto contrario alle seguenti pratiche:

Punto 4
Pur apprezzando l’attività del Centro di Educazione Ambientale, abbiamo affermato che il nostro voto favorevole sulla convenzione potrà avvenire solo quando sarà presentato un resoconto economico e sociale dell’attività svolta e, parallelamente, un progetto per il futuro.

Punto 5
La delibera conferma quanto già in essere relativamente a SAT, depuratore, TPL, e cessione della partecipazione in ATA.
Abbiamo chiesto in particolare chiarimenti su SAT sottolineando la necessità di superare le problematiche legate all’estensione dell’attività al territorio provinciale, fatto che avrebbe richiesto un incremento di fondi e di capacità.
Purtroppo invece, a fronte di un fatturato quasi triplicato, SAT subisce le conseguenze di aver aggregato strutture produttive di scarsa efficienza e di non poter disporre dei capitali necessari, che avrebbero dovuto essere apportati dai nuovi Comuni serviti.
(Il tema dei rifiuti è stato affrontato nella pratica al punto 6)

Punto 6
Abbiamo criticato il fatto che, per la quasi totalità dei servizi su cui gli uffici comunali hanno relazionato, si dichiarano raggiunti gli obiettivi di efficacia e di efficienza, ragione per cui non è previsto alcun obiettivo di miglioramento.
La replica del sindaco, secondo il quale si trattava semplicemente di una fotografia dell’esistente, non è stata convincente: appare evidente l’inerzia della Giunta, che non ha dato indicazioni sui risultati attesi o li ha sottodimensionati rispetto al livello di qualità che è possibile perseguire.
Nello specifico delle singole relazioni abbiamo criticato:
a) i miseri introiti provenienti dalla concessione della fornitura del gas (Italgas) e abbiamo ricordato che le case di ‘Na Torre sono ancora escluse dalla rete nonostante le sollecitazioni inviate al Comune.
b) la scarsa rilevanza data al problema del mancato raggiungimento della percentuale di legge nella raccolta dei rifiuti. A differenza di quanto scritto nella relazione (nel 2022: 61,36% su 65%) già nel 2020 si era calati dal 72% al 64%. Ugualmente abbiamo contestato le ragioni addotte nella relazione per tale mancato raggiungimento, e ricordato che, senza negare quelle dei cittadini, la prima responsabilità ricade sull’amministrazione comunale che ha abbandonato il servizio a se stesso senza controlli, senza correttivi, senza un rinforzo di comunicazione e sensibilizzazione degli utenti.
c) sulla gestione dei parcheggi e dell’area camper abbiamo rilevato la necessità di sollevare SAT da questo impegno perché la Società è alle prese con sfide di diverso e ben più alto livello.

Punto 7
Abbiamo ripetuto le considerazioni che ci hanno portato e ci portano a non approvare il bilancio e gli atti correlati, precedenti e seguenti.
In sintesi:
-lontananza degli obiettivi strategici contenuti nei due programmi elettorali,
-condivisione di alcuni obiettivi, che però non sono supportati da conseguenti azioni per raggiungerli (esempio: consumo di suolo),
-assenza di impegno sui temi che Vivere Vado ritiene ineludibili e urgenti: l’aggiornamento del Piano di Protezione civile, la valutazione della qualità dell’aria e dell’acqua, la disattenzione nei confronti del peso delle servitù, la mancata previsione del Piano urbanistico.

ESPLOSIONE IN DEPOSITO ENI A CALENZANO COMUNICATO CONGIUNTO

ESPLOSIONE IN DEPOSITO ENI A CALENZANO COMUNICATO CONGIUNTO:

RETE NORIGASS NOGNL

 

PER IL CLIMA-FUORI DAL FOSSILE

 

 

 

Di fronte alla tragedia che si è consumata a Calenzano la mattina di oggi 9 dicembre, nella raffineria ENI in cui è esplosa un’autocisterna durante le manovre di carico e scarico, con un tragico bilancio di vittime, feriti e dispersi, il primo nostro pensiero non può che essere di profondo cordoglio per le persone che hanno perso la vita e di grande affetto e vicinanza a chi ha subito danni, fisici, materiali e psicologici.
La stessa vicinanza esprimiamo a tutte le lavoratrici e lavoratori dell’impianto e del settore, che si trovano esposti a drammatici eventi come questo.
Non dimentichiamo che le conseguenze per il territorio circostante e la salute delle persone che ci vivono, con la dispersione nell’aria di diossine, idrocarburi e loro derivati, rimarranno per un lungo periodo e non sono al momento quantificabili, ma indubbiamente rivestono un concreto pericolo, tanto che il Sindaco ha diramato l’ordine alla popolazione di non uscire di casa e non aprire le finestre.
Per altro, la legge (Direttiva Seveso 3), che va applicata in tutti i casi come questo impone norme tassative, fra le quali persino il divieto di consumare prodotti agricoli della zona, e tanto altro ancora.
Eventi come questo mettono in luce l’altissimo livello di pericolosità di tutte le strutture deputate al trasporto, lo stoccaggio e la lavorazione degli idrocarburi.
L’evento ci ricorda altri drammatici episodi avvenuti nel tempo in diversi luoghi del nostro Paese, che ancora oggi hanno ripercussioni sulla salute, sull’ambiente, sul disastro climatico e sulla qualità della vita.
Tutte vicende nelle quali le preoccupazioni delle popolazioni erano sempre state zittite garantendo che quelle strutture erano “sicure”.
Le norme di sicurezza sono a tutt’oggi inadeguate, i controlli sono evidentemente insufficienti; più ingenerale, continuare a stipare nei nostri territori un’infinità di impianti deputati alla gestione delle fonti energetiche fossili, rende tutto il Paese un’enorme area di alto rischio, rispetto alla quale andrebbero preparati, pubblicizzati, sperimentati dettagliatissimi piani di emergenza.
Sembra una vera e propria beffa, di fronte alla tragedia consumatasi oggi, il fatto che nelle settimane passate a Ravenna (altra area satura di strutture legate all’estrattivismo fossile) si è tenuta, per iniziativa della Prefettura, con grande risonanza mediatica, la simulazione non già di un incidente rilevante, ma di un possibile “attacco di ambientalisti” contro un impianto.
Ovviamente chiediamo che si inizi subito l’opera di bonifica delle zone colpite, ma anche di tutte le aree che presentano elementi di rischio d’incidente, di pericolo per la salute e di distruzione dell’ambiente; pretendiamo che si investa molto e molto di più sulla sicurezza e ci si decida a varare un vero Piano per la prevenzione degli incidenti nei posti di lavoro, che ogni anno sono causa di una vera e propria strage continuata; e soprattutto ribadiamo la convinzione che vada imboccata subito la strada di una vera transizione ecologica, a partire dall’abbattimento (e non la mistificazione delle “compensazioni”) delle emissioni inquinanti e climalteranti, che significa innanzi tutto stabilire una moratoria su tutti i progetti di espansione delle opere al servizio delle fonti fossili, e viceversa accelerare (senza mettere continui bastoni fra le ruote, come oggi avviene) i processi di riconversione verso un sistema basato sulle fonti rinnovabili e soprattutto sul risparmio energetico, l’efficientamento, la produzione diffusa e decentrata.
D’altronde, il consumo dei fossili, del gas in particolare, da anni sta diminuendo, ed è assurdo insistere nell’implementazione di strutture che vanno a vantaggio solamente del profitto dei colossi dell’estrattivismo.
La vita delle persone, la salute delle popolazioni, la tutela dell’ambiente, il futuro delle giovani generazioni, sono molto più importanti dei lauti profitti dei padroni del fossile.

9 dicembre 2024

VIVERE VADO aderisce alla Rete NoRigass NoGnl

Resoconto Consiglio Comunale 28 Novembre 2024

Abbiamo espresso voto contrario al punto 1 all’ordine del giorno per i seguenti motivi:

1. Il DUP (Documento Unico di Programmazione), insieme al bilancio è il documento più importante dell’anno perché illustra gli obiettivi concreti che via via l’amministrazione intende raggiungere anno dopo anno, desumendoli dal programma elettorale.
Appare perciò evidente la prima ragione del voto contrario, vista la distanza del nostro programma elettorale da quello della maggioranza, a partire dall’impostazione: è un dato di fatto che il programma della maggioranza è costituito da una somma di azioni, da un elenco di obiettivi senza una visione globale del futuro di Vado, che ne delinei la fisionomia che traguardi i 5 anni del mandato.

2. Le novità apportate al DUP dello scorso anno sono veramente minime: per il 90% si tratta di azioni di ordinaria amministrazione, di lavoro d’ufficio in continuità con l’anno precedente; nelle modeste novità è evidente anche la continuità politica di questa Giunta con la precedente.

3. Il Consiglio è stato chiamato ad approvare un documento che, benché si chiami “Nota di Aggiornamento” è risultato esattamente identico al testo di luglio.
Se è diritto della maggioranza non aggiornare le proprie azioni in quattro mesi, è scorretto che faccia finta di nulla senza avvisare la minoranza, costretta a un inutile lavoro di analisi comparativa.

Nel merito del programma di governo abbiamo criticato in particolare tre scelte:

1. La mancata previsione di un Piano regolatore aggiornato; Vado Ligure è costretta a dipendere da un Piano Regolatore Generale del secolo scorso, studiato per una città del tutto diversa dall’attuale.

2. L’imposizione dell’IRPEF comunale, una tassa nata per aiutare i Comuni disastrati economicamente e non legata a specifici servizi; riteniamo che le casse comunali di Vado possano rinunciare a questa entrata.

3. Proposta di revisionare la convenzione per la gestione del nostri boschi, per addivenire alla realizzazione di un impianto per la produzione di cippato: una scelta con positivi risvolti economici e ambientali.

Abbiamo apprezzato due scelte della maggioranza indicate nel DUP:

1. L’affidamento di un incarico professionale per uno studio di marketing che valorizzi i nostri percorsi collinari, come previsto dal nostro programma elettorale.

2. Un progetto di prevenzione e contrasto all’azzardopatia.

Resoconto Consiglio Comunale 14 Novembre 2024

Abbiamo espresso voto contrario al punto 5 e al punto 6.

Punto 5. Il DUP (Documento Unico di Programmazione) insieme al bilancio è il documento più importante dell’anno perché illustra gli obiettivi concreti che via via l’amministrazione intende raggiungere anno dopo anno desumendoli dal programma elettorale.
Poiché questo documento per norma di legge avrebbe dovuto essere presentato al Consiglio comunale entro il 31 di luglio, (ritardo di tre mesi e mezzo), e poiché l’aggiornamento di tale documento avrebbe dovuto essere portato in Consiglio entro il 15 di novembre, data superata dall’evidenza del calendario, ci siamo astenuti dal partecipare ad una inutile discussione superata ormai dai fatti.

Punto 6. Abbiamo espresso voto contrario trattandosi di una pratica di bilancio

Il bilancio è uno strumento di programmazione di grande rilevanza politica e amministrativa, perché ci dà il quadro dei risultati attesi dall’Amministrazione, in termini di erogazione di servizi e soddisfacimento dei bisogni collettivi.

Poiché esso è correlato al Programma di mandato della maggioranza, profondamente diverso dal nostro per contenuto e approccio metodologico, abbiamo espresso voto contrario, come per tutte le altre pratiche relative al bilancio stesso.

(Questa motivazione è/sarà riportata in tutte le pratiche relative al bilancio)