SUL NUOVO CASELLO DI BOSSARINO

 

 

 

Apprendiamo dalla stampa che slittano i tempi per la realizzazione del nuovo casello, a causa della richiesta di integrazioni al progetto da parte del Ministero dell’Ambiente; integrazioni riferite a diversi fattori: suolo, rumore, atmosfera, popolazione e salute umana, paesaggio…

Il nostro Sindaco dice di non capire “il senso di questa ulteriore richiesta” che, allungando i tempi, “crea un danno all’economia e alla comunità”.

Vivere Vado è invece convinta che le richieste di integrazioni, chiarimenti, approfondimenti, elaborate dopo attento esame dai tecnici preposti alla valutazione d’impatto, vadano nella direzione di bilanciare costi e benefici, non solo economici, al fine di ridurre gli effetti negativi sul territorio, e i danni alla collettività.

Non si tratta di impigli burocratici, come si intende a far credere, ma misure imposte dalla legge per interventi a così alto impatto ambientale.

Di seguito il nostro lettore troverà il link alle integrazioni richieste dal Ministero, con una nostra prima evidenziazione dei passaggi chiave.

Richiesta Integrazioni casello

Se il Sindaco avesse letto il documento avrebbe evitato anche questa volta di parlare senza cognizione di causa privilegiando la propaganda rispetto al merito che, anche in questo caso, attiene alla difesa dei diritti della comunità.

 

N.B.: Vivere Vado ricorda che, se il casello è necessario, è altrettanto necessario riflettere sul fatto che l’autostrada non è in grado di reggere un ulteriore aumento di traffico pesante, così come la linea ferroviaria fatica già ad assorbire l’incremento dei treni merci prodotto dal traffico portuale.

I nodi verranno via via al pettine, e a qualcuno toccherà sbrogliarli.

 

LE NOSTRE OSSERVAZIONI RIPRESE DA VARIE TESTATE LOCALI:

SAVONA NEWS

IVG

LA NUOVA SAVONA

LA FABBRICA DEI CASSONI … A PORTO VADO

CONSIGLIAMO A TUTTI I VADESI LA VISIONE DI QUESTI DUE SERVIZI DEL TG3 dei giorni scorsi:
24 gennaio 2023 dal minuto 10
04 febbraio 2023 dal minuto 1
A molti ricorderanno il nostro passato recente … e l’apologo della rana che muore bollita nell’acqua scaldata poco a poco.
AI CITTADINI DEL PONENTE GENOVESE, che molto hanno subito in passato e che oggi di nuovo si trovano a fronteggiare l’avanzata del porto ai loro danni, DIAMO LA NOSTRA TOTALE COMPRENSIONE E SOLIDARIETA’.
Siamo certi che le battaglie popolari e civili contro l’arroganza del potere si vincono solo con l’unità dei cittadini. NOI di Vivere Vado CI SIAMO.

SEMPRE A PROPOSITO DEL DEPOSITO COSTIERO DI GNL NEL PORTO VADESE

Dopo aver reso pubblici i nostri dubbi in recente intervento pubblicato qui:
Abbiamo messo nero su bianco – come gruppo consigliare Memoria e Futuro – le nostre domande al Sindaco Giuliano

 

LA NON GESTIONE DEI RIFIUTI della Giunta Vadese

Ai tanti che si sono impegnati nella raccolta differenziata

Ai pochi che hanno ottenuto i cassonetti stradali in sostituzione del porta a porta

Ai residenti in via 1° maggio, ora diventata: via Rumentaio

 

Da oltre 5 anni l’Amministrazione comunale, con l’appoggio delle minoranze, ha avviato sul territorio comunale il porta a porta: l’unico sistema unanimemente riconosciuto come capace di far raggiungere e mantenere la quota di raccolta differenziata fissata dalla legge.

Dopo l’ottimo risultato del primo anno, la situazione è andata via via peggiorando ben oltre l’iniziale previsto calo fisiologico: il fatto è che l’Amministrazione non ha messo in atto alcun intervento per mantenere la percentuale: nessun rinforzo informativo e di sensibilizzazione, nessun intervento atto ad arginare l’infrazione delle regole: rispetto dei giorni e dell’orario di conferimento, uso dei sacchetti dati in dotazione, …

Prova ne sia che, non avendo più raggiunto i risultati previsti dalla legge, il Comune deve versare una quota a favore della Regione (€ 5/t di rifiuto urbano indifferenziato residuo eccedente la percentuale del 35% in peso rispetto al totale del rifiuto prodotto).

Per il 2021 la somma è stata pari a € 539,86.

Poiché l’Amministrazione non gestisce i problemi sono legittime le lamentele e la richiesta di cassonetti stradali, la strada meno faticosa per gli utenti, ma anche più facile per azzerare l’importante investimento nel porta a porta; aggiungendo così allo spreco la spesa per i nuovi cassonetti.

L’assenza di una politica chiara sulla gestione rifiuti non consente di risolvere i problemi né di aprire una riflessione franca con i cittadini, in primo luogo quelli scontenti.

Nel vuoto di idee e di impegno, l’Amministrazione preferisce accontentare un gruppo di cittadini che comprensibilmente alzano la voce aprendo la strada ad un prossimo fallimento del sistema porta a porta, in barba a chi si era impegnato in tal senso con fatica, costanza e senso civico.

LA POLITICA DEL FARE … SEMPRE E COMUNQUE

dalla rivista on line www.shippingitaly.it/
Questo interessante articolo delinea un quadro desolante di mancanza di visione globale e di spreco di risorse pubbliche a vantaggio di pochi nelle politiche nazionali sulla portualità…
A Vado Ligure (per prima) come altrove.
qui sotto potete scaricare l’articolo in pdf: